Stop ai call center all’estero. Estra SpA, la multiutility toscana nel settore dell’energia nel centro Italia con un fatturato consolidato di 839,3 milioni di euro ha deciso di dare un taglio con tutti i call center stranieri, disdettando li fin dal 2016, per parlare con la lingua del territorio. Il presidente di Estra Francesco Macr, in un’intervista su youtube al massmediologo Klaus Davi conferma la scelta: Non useremo pi call center esteri. Siamo un’azienda con una forte connotazione territoriale. Quando un’azienda prende vita a livello locale e arriva a una dimensione pi grande, la tentazione di assomigliare alle grandi aziende nazionali e multinazionali. Nel tempo ci siamo sempre pi resi conto che la nostra forza commerciale il servizio di prossimit : quindi abbiamo pensato che vada valorizzata la nostra origine, ovvero la capacit di divulgare la visione di un’azienda pubblica efficiente e vicina al cittadino, che sa stare sul mercato. Questo anche considerando lo scenario che vede la clientela sempre pi ‘aggredita’ anche sul piano commerciale. Abbiamo verificato sul campo che il gradimento delle nostre modalit commerciali rilevante – prosegue Macr – Poniamo che il valore vada da zero a dieci, il nostro livello di gradimento 8. Non solo, con queste modalit i reclami totali sono scesi del 22%, sul gas addirittura del 28% . La cosa ha funzionato: c’ un riscontro commerciale premiante. Sicuramente pi faticoso, ma il principio stato quello di declinare una sorta di servizio di prossimit . Sono stati interrotti tutti i rapporti con i call center stranieri fin dal 2016: non abbiamo operatori stranieri che lavorano per noi. (ANSA)
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