LAVORO: LE DONNE HANNO UNA PAGA NETTA ORARIA INFERIORE DEL 9.2% A QUELLA DEGLI UOMINI

A parita’ di caratteristiche individuali e di contesto socio-economico i salari orari netti delle lavoratrici dipendenti risultano inferiori del 9,2% a quelle dei lavoratori, con differenze superiori alla media nazionale nel Mezzogiorno e nel Nordest mentre piu’ contenute sono quelle che emergono per le regioni del Centro. E’ quanto rileva l’economista Maria Lucia Stefani che ha presentato e coordinato un lavoro su ‘Le normative e le politiche regionali per la partecipazione delle donne al mercato del lavoro’, presentato questa mattina a palazzo Koch in occasione della giornata di studio su ‘Le donne e l’economia italiana’.In sostanza, sulla base dei dati Istat, nella media del 2010 si rileva un tasso di occupazione femminile in Italia del 46,1% che risultava di circa 22 punti percentuali inferiore a quello maschile. Le differenze sono ‘rilevanti’ tra le macro aree e si sono ampliate tra il 2004 e il 2010.Il divario tra l’occupazione maschile e quella femminile e’ inoltre particolarmente accentuato nella fascia di eta’ tra i 35 e i 54 anni e tende a ridursi al crescere del grado di istruzione. Ai rilevanti divari nell’occupazione – si legge nello studio – si associano divari significativi anche a livello salariale. ASCA

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