Sulla ex Mabro l’immotivato defilarsi della Banca Mps dall’operazione rischia di compromettere seriamente l’esito dell’operazione-Barontini, gettandovi un’ombra scura. Evidentemente era fondato il timore dell’imprenditore che a pi riprese ha manifestato la sgradevole sensazione che la vicenda venga strumentalizzata e utilizzata come cassa di risonanza per fini diversi. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pdl Alessandro Antichi in merito all’incontro svolto oggi in Regione dedicato all’azienda maremmana di confezioni. La nota ricorda che Mps ha fatto marcia indietro e si rifiutata di concedere il fido alla ex Mabro necessario all’imprenditore pratese Andrea Barontini intenzionato a rilanciare l’azienda. Per Antichi sembra di essere in una sorta di commedia degli errori che per rischia di avere risvolti drammatici. A sentire Regione e Fidi Toscana che negano di conoscere le ragioni del dietrofront di Mps, c’ da chiedersi a che gioco stiano giocando, sapendo che Mps socia di Fidi Toscana, la quale a sua volta partecipata dalla Regione Toscana. L’esponente Pdl ricorda che dopo aver opposto una serie di rifiuti, solo adesso, a tre giorni dalla fine della campagna elettorale, la banca ha concesso un incontro a Barontini. Singolare coincidenza. Oggi pi che mai necessario – conclude – che tutti gli attori coinvolti sia assumano le proprie responsabilit , garantendo anche oltre la contingenza elettorale la sopravvivenza di un’azienda storica per la citt di Grosseto e, con essa, il diritto al lavoro di maestranze qualificate.
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