I lavoratori della Esaote di Firenze hanno organizzato oggi un presidio davanti ai cancelli dell’azienda, specializzata nel settore biomedicale, per protestare contro i 52 esuberi previsti a livello nazionale dal nuovo piano industriale e il trasferimento a Genova del settore ricerca e sviluppo, fiore all’occhiello dello stabilimento fiorentino che occupa 22 persone. Domani, spiega una nota, in programma un incontro, a Genova, tra azienda e sindacati, mentre gioved 11, alle 14,30, le parti, assieme alle istituzioni locali, sono convocate al ministero dello Sviluppo economico. Al presidio ha portato la sua solidariet il deputato Pd David Ermini: Qui rischiamo – ha detto il parlamentare, come riporta una nota della Cisl – non solo di perdere posti di lavoro ma, con lo spostamento della ricerca a Genova, anche un punto di riferimento per la ricerca sul territorio toscano. La presenza di Esaote a Firenze va difesa per questo, perch importante non solo dal punto di vista numerico, ma qualitativo e avrebbe un impatto su tutto il territorio. Secondo Flavia Capilli della Fim-Cisl di Firenze e Prato se non riusciamo a far cambiare idea all’azienda sul piano industriale, molto probabile che partano le lettere di mobilit . Per Firenze un rischio mortale, abbiamo il timore che qui resti una sorta di magazzino e poco pi. Speriamo che il ministero ci dia una mano a scongiurare questo rischio. Presente al presidio anche Vanessa Boretti, consigliere regionale Pd, che ha ribadito la sua vicinanza e solidariet alla battaglia che stanno portando avanti con determinazione i lavoratori Esaote. Siamo consapevoli che la priorit provare fino all’ultimo momento utile a mantenere il reparto ricerca e sviluppo a Firenze perch sarebbe dannoso per tutti perdere quel valore aggiunto. Auspico quindi che il tavolo dell’11 settembre consenta di raggiungere questo obiettivo, confermando nei fatti, con scelte conseguenti, la strategicit di Esaote a Firenze.(ANSA).
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