Il governo sta operando una controriforma dei diritti a partire dallo smantellamento dell’accordo sul welfare.Lo ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, nel corso della relazione tenuta al congresso del sindacato che si e’ aperto oggi a Rimini.Epifani (di fronte al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi presente in sala), sottolinea che lo smantellamento dell’accordo sul welfare, firmato da tutti i sindacati e tutte le associazioni di impresa con il governo Prodi, ha rappresentato il primo passo di un vero e proprio disegno di controriforma dei diritti. E, secondo il leader della Cgil, non va bene, a dir poco, che gli unici firmatari rimasti con coerenza fermi in quella scelta, sostenuta dal voto di milioni di lavoratori e pensionati, siamo stati noi che per questo ci riconosciamo in una coerenza che vorremmo da tutti: leali con quello che si e’ firmato e con il voto dei lavoratori.Epifani ha ricordato gli interventi del governo su arbitrato, sul testo unico sulla sicurezza, il disegno di legge di regolamentazione del diritto di sciopero, fino all’annuncio del confronto sugli ammortizzatori sociali e lo statuto dei lavoratori. Questo disegno – per Epifani – ha due caratteristiche comuni: la sostanziale equiparazione della condizione dei lavoratori dipendenti con quella dell’impresa e degli imprenditori; la riduzione degli spazi di liberta’ e autodeterminazione dei lavoratori. In questo modo, secondo il leader sindacale, quello che si colpisce e si vuole cambiare non e’ soltanto la legislazione vigente ma la Costituzione e la sua coerente sostanza di difesa dei diritti dei lavoratori.Se fosse ancora vivo e qui con noi – secondo Epifani – Gino Giugni, il padre dello Statuto, ce lo avrebbe ricordato, da riformista e riformatore quale e’ sempre stato. Anche a proposito di arbitrato, la clausola compromissoria rovescia i rapporti tra i contraenti, con il piu’ debole, il lavoratore, che non puo’ scegliere liberamente, ha concluso il leader Cgil.asca
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