Hanno trascorso la notte al gelo i sette operai della Eaton (in mobilit dal 15 dicembre, assieme ad altri 300 compagni) chiusi in fabbrica in sciopero della fame. Quando ci sono -2 gradi, la fame passa quasi in secondo piano hanno dichiarato gli artefici dell’ iniziativa che mira a scuotere la propriet , oggi ancora sorda alla concessione dell’ammortizzatore sociale. Fuori dalla fabbrica, invece, sono rimasti, dentro due tende montate nel piazzale, una decina di lavoratori incaricati di proseguire la protesta dall’esterno. Ad assisterli la Croce Bianca che ha distribuito per tutta la notte bevande calde. Gli operai rimangono in attesa di conoscere le mosse della Eaton che stata nuovamente chiamata a Roma dal ministero dello sviluppo economico. E’ vero – ha osservato uno dei manifestanti – che ieri un rappresentante della Rsu ha parlato direttamente con il sottosegretario Saglia, ma non abbiamo dato un termine preciso alla nostra protesta. Gli abbiamo detto che se la Eaton torner a sedersi ad un tavolo con le nostre istituzioni, valuteremo la possibilit di smettere lo sciopero della fame. (ANSA)
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