Lavoro e violenze domestiche, attivo lo sportello Cgil Firenze per le donne
Coronavirus, attivo lo sportello della Cgil di Firenze per le donne che hanno da risolvere questioni di lavoro o subiscono violenze domesticheLo sportello ÒDonna chiama DonnaÓ lo sportello che il Coordinamento Donne Cgil Firenze ha ideato e gestisce. EÕ rivolto a tutte quelle donne che stanno affrontando situazioni problematiche sia di natura privata che nel posto di lavoro e si avvale della collaborazione di un’avvocata e di una psicologa e delle altre strutture, categorie e servizi messi in essere dalla Cgil.Anche in questo momento di difficolt per tutte e per tutti non possiamo e vogliamo dimenticare le donne che subiscono violenza in famiglia. Stare a casa forzatamente pu aumentare gli episodi di violenza anche in situazioni in cui, fino a prima della quarantena, non si erano mai palesate dinamiche violente.Per questo ricordiamo che lo Sportello Donna chiama Donna raggiungibile anche in questo periodo ai numeri 347 3369959 Ð 340 5807977 per ascolto, consulenza e tutela.Chiamateci o se preferite mandate un messaggio, ma ricordate che non siete sole, noi ci siamo!Sono inoltre sempre attivi i numeri:1522 rete nazionale antiviolenza055.601375 Artemisia Centro Antiviolenza FirenzeÊCoordinamento Donne Cgil Firenze (riferimento Cristina Arba 3405807977)Coronavirus: Toscana, in funzione servizio Codice rosa Codice rosa, il servizio presente in tutti i pronto soccorso della Toscana dedicato alle persone (nella stragrande maggioranza donne) vittime di violenza, continua a funzionare a pieno ritmo anche in tempi di Coronavirus. La Rete regionale di Codice rosa, spiega una nota, attiva e opera in pieno regime attuando, alla luce delle nuove esigenze legate al Covid-19, ogni possibile accorgimento per continuare a garantire le adeguate misure di tutela, sicurezza e privacy in ogni singolo caso di accesso in ps di donne vittime di violenza. E anzich nelle Case rifugio, le donne potranno essere ospitate negli alberghi che la Regione mette a disposizione sia per il personale sanitario che per i pazienti Covid-19 che devono stare in isolamento. Consapevole di questo e del grande e impegnativo lavoro che ci comporta – dice l’assessore al Diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi – rivolgo un ulteriore ringraziamento agli operatori e alle operatrici dei pronto soccorso, della Rete regionale Codice Rosa e dei Centri antiviolenza. Le donne che arrivano al pronto soccorso entrano nel circuito del Codice rosa ospedaliero e vengono quindi sottoposte a tampone. Se per necessario un isolamento, le donne non possono essere ospitate nelle Case rifugio, insieme alle altre. Per questo mettiamo a disposizione la rete di alberghi e residence gi individuati, per ospitare sia medici e infermieri, che i pazienti Covid-19″. “Le nostre procedure, coerentemente con quanto disposto dalle linee guida nazionali – chiarisce Vittoria Doretti, responsabile della Rete regionale Codice rosa -, sono state aggiornate a dicembre e sollecitano una relazione stretta tra le reti aziendali di Codice rosa e quelle territoriali dei Cav, i Centri antiviolenza”. “Come Rete Codice rosa – spiega ancora Doretti -, prevedendo le possibili difficolt che l’attuale situazione avrebbe comportato e per ampliare la risposta a esigenze abitative e di supporto in emergenza, abbiamo previsto di inserire anche i Codici rosa, e in particolare le donne vittime di violenza, tra coloro che potranno usufruire degli alloggi previsti dall’ordinanza numero 15 del presidente, secondo le modalit in corso di definizione a cura di un gruppo di lavoro dedicato”.(ANSA).CORONAVIRUS E VIOLENZA SULLE DONNE, CON L’ISOLAMENTO DOMESTICO AUMENTA IL RISCHIO DI MALTRATTAMENTI NON DENUNCIATI🔴 Le giuste disposizioni emanate dal governo per contrastare il contagio del Covid-19 rischiano per di avere pesanti contraccolpi su alcune situazioni familiari critiche. Nello specifico ci preme tenere accesi i riflettori sulla questione della violenza nei confronti delle donne: l’isolamento domestico necessario per contrastare la diffusione del Coronavirus e dunque una convivenza sempre pi a stretto contatto con il compagno violento rischia di far aumentare i casi di maltrattamento non denunciati.👉1522Da inizio marzo, a quanto ci risulta, sono sensibilmente diminuite le chiamate nei confronti del 1522, il numero gratuito anti violenza e stalking. In questo delicato periodo le donne hanno infatti sempre pi difficolt a contattare questo numero e in generale i centri antiviolenza per chiedere aiuto.Sulla questione della violenza nei confronti delle donne non si deve far scendere il silenzio: ora pi che mai bene far diffondere il pi possibile i numeri e i canali attraverso cui si pu chiedere aiuto.Ricordiamo che chi avesse la necessit pu contattare:👉 il Centro di supporto alle vittime di reato per la provincia di Livorno al numero 0586257229.👉 Ricordiamo inoltre che il Centro antiviolenza Ippogrifo di Livorno reperibile h24 al numero 3201875171👉 il Centro donna di Livorno mantiene attivo il servizio di ascolto telefonico per orientamento psicologico e legale ogni gioved dalle ore 12 alle ore 14: contattare lo 0586890053.👉 Per la denuncia degli abusi domestici inoltre utile scaricare la app del 112.Ci preme sottolineare infine l’importanza della decisione del procuratore di Trento, Sandro Raimondi, che stabilisce che in caso di violenza domestica non saranno pi le donne e i bambini a dover lasciare la casa bens dovranno essere i maltrattanti: l’auspicio che tale misura venga estesa in tutto il territorio nazionale.Coordinamento donne Cgil Livorno”