Il cavatore costretto a lavorare fino a 67 anni perch prima non pu pi andare in pensione; il poliziotto che per via dei tagli al comparto si sente impreparato ad affrontare le nuove terribili sfide del terrorismo; la lavoratrice straniera stagionale nel turismo penalizzata dalla nuova Naspi; il lavoratore dei Centri Impiego che non sa cosa far e per chi; la Partita Iva; il metalmeccanico: sono solo alcune figure che interverranno al seminario aperto ?Lavoro e lavori – Legge di Stabilit , Jobs Act, Nuovo Statuto dei lavoratori e altro ancora?, organizzato dalla Cgil Toscana, che si terr domani gioved 19 novembre dalle 9,30 all’Istituto Stensen di Firenze (viale don Minzoni, 25). ?Vogliamo dare uno spaccato delle conseguenze sul lavoro e sui lavoratori del Jobs Act e della Legge di Stabilit , conseguenze che hanno aperto prospettive molto negative. Discuteremo anche di come il sindacato pu opporsi, con la mobilitazione e la contrattazione?, spiega Daniele Quiriconi (segreteria Cgil Toscana), che introdurr i lavori. Dopo di lui, interverranno – tra le testimonianze dei lavoratori – Giovanni Orlandini (docente di Diritto del lavoro all’Universit di Siena) e Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana). Concluder i lavori (coordinati da Monica Stelloni del Dipartimento Mercato del lavoro di Cgil Toscana) Gianna Fracassi della segreteria della Cgil nazionale.
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