Da riduzione orari a salario minimo, 10 proposte SI Al fianco dei lavoratori Whirpool e Gkn

Battaglia alla piaga del lavoro “povero”, alle disparità di trattamento salariale, stop a esternalizzazioni e delocalizzazioni. Sono alcuni dei temi al centro delle dieci proposte presentate oggi a Montecitorio dal segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e da Federico Martelloni ed Elisabetta Piccolotti della segretria nazionale di Si, in tema di “Lavoro e occupazione oltre la crisi”. “Come era prevedibile e come avevamo detto al Governo”, spiega Fratoianni, oggi “stiamo subito pagando la decisione di sbloccare i licenziamenti”, scelta sulla quale “bisogna tornare indietro subito. In questo Paese c’è un problema di lavoro povero, ma anche di prospettive”, sottolinea schierandosi al fianco dei lavoratori della Whirpool a Napoli e della Gkn in Toscana e lanciando un appello al M5S per “un’alleanza sul tema del lavoro. Abbiamo bisogno di lavoro buono – dice – in quantità e qualità, altrimenti non c’è ripresa”. Scandite in dieci punti, le proposte su cui intervenire subito per Sinistra Italiana sono: salario minimo legale, contrasto alle esternalizzazioni al ribasso con introduzione del principio di parità di trattamento per lavoratori in appalto e sub-appalto; stop a esternalizzazioni nei servizi pubblici strategici; restituzione dei contributi pubblici per chi delocalizza; revisione delle misure di sblocco dei licenziamenti; riforma degli ammortizzatori sociali (aiutando anche gli autonomi); maggiore flessibilità per l’accesso alle pensioni per favorire il passaggio generazionale; cambiare concorsi pubblici e combattere il precariato; introduzione di un reddito di intermittenza sul modello francese per categorie come i lavoratori dello spettacolo; e riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, proposta già depositata in Parlamento, e per la quale Fratoianni suggerisce di usare “i soldi che si vogliono impiegare per abolire l’Irap”. Tutti gli altri nove punti, aggiunge la Piccolotti, saranno presentati come “emendamenti o proposte di legge” nelle prossime settimane. Intanto a Napoli, fa sapere in collegamento il segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa, i lavoratori della Whirpool “hanno deciso uno sciopero di otto ore con manifestazione a Roma il 22 luglio. Abbiamo incontrato anche Draghi – dice – e abbiamo ribadito che o si mette un freno alle multinazionali o l’Italia diventa terreno di rapina”. Prosegue anche la battaglia dei lavoratori Gmk ora “in presidio permanente”, racconta il segretario Fiom di Firenze/Prato, Daniele Calosi. “Alla notizia della chiusura delle sedi – dice – il titolo è schizzato in Borsa del +4%. Evidentemente ci sono investitori nel mondo che guadagnano sulle spalle della povera gente”. (ANSA).

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