Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimit una mozione che invita la Giunta regionale ad attivarsi in tutte le sedi e nelle modalit opportune per scongiurare il rischio di 130 licenziamenti nello stabilimento Kme di Fornaci di Barga (Lucca). La mozione stata presentata dai consiglieri del Pd Marco Remaschi (primo firmatario), Ardelio Pellegrinotti, Caterina Bini e Daniela Belliti, e dai consiglieri Giuseppe Del Carlo (Udc), Giuliana Baudone (An-Pdl), Marco Montemagni (Gruppo Misto) e Maurizio Dinelli (Fi-Pdl).La Giunta toscana si impegni a intervenire presso la direzione della Saint Gobain di Pisa per aprire un tavolo di confronto per impedire i licenziamenti e salvaguardare le produzioni. E’ quanto prevede una mozione presentata dal gruppo Prc e approvata oggi all’unanimit dal Consiglio regionale. E’ folle che l’azienda adesso non mantenga gli impegni – ha affermato Luca Ciabatti (Prc), illustrando il testo – l’azienda ha sottoscritto un accordo con l’amministrazione comunale che le ha permesso di realizzare un’operazione immobiliare, grazie ad una modifica al piano regolatore, del valore di circa 25 milioni di euro. La Saint Gobain stata anche oggetto di un’interrogazione del consigliere di Fi-Pdl Piero Pizzi a cui ha risposto l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. L’interrogazione era dedicata alla crisi industriale dell’azienda, che ha deciso di sospendere l’investimento di 100 milioni di euro nel nuovo forno Float, necessario a garantire stabilit occupazionale e lo sviluppo industriale dello stabilimento pisano.L’azienda – ha spiegato Simoncini – non si sottrae agli impegni, ma ha chiesto soltanto una dilazione dei tempi, a fronte delle difficolt di mercato. La Regione Toscana, insieme al Comune di Pisa, comunque impegnata a far rispettare gli accordi sottoscritti ed al mantenimento della presenza industriale. E’ necessario capire bene le intenzioni dell’azienda – ha osservato Pizzi – non bastano le motivazioni generiche che rinviano alle difficolt di mercato. Secondo Gino Nunes (Pd) sar necessario un forte e lungo movimento di pressione. Non siamo di fronte ad una bizza della dirigenza aziendale, ma alla crisi del mercato dell’auto. Il rispetto degli accordi sottoscritti indispensabile ha aggiunto Luca Paolo Titoni (Udc).(ANSA).
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