Un confronto sulla qualit del lavoro e dei servizi nell’era del precariato e delle esternalizzazioni. Questo, informa una nota, il tema al centro di un seminario che oggi a Firenze ha messo a confronto amministratori, rappresentanti di Cgil, dell’Arci e della Lega Cooperative nell’ambito delle iniziative per la Festa della Toscana. In rappresentanza del Consiglio regionale hanno partecipato le consigliere Bruna Giovannini e Alessia Petraglia, del gruppo Sd. Come spiegato dal presidente dell’Arci di Firenze Francesca Chiavacci, l’obiettivo era confrontarsi su come, nel lavoro affidato attraverso appalti ed esternalizzazioni, la qualit del lavoro influisca sulla qualit dei servizi. Nel corso dell’incontro, si legge ancora, vi sono state varie testimonianze di lavoratori e responsabili di cooperative e associazioni coinvolte nella gestione di appalti di servizi da cui emerso un quadro con molte ombre. Anche nel caso in cui il rapporto di lavoro a tempo indeterminato (per Legacoop il 90% dei contratti) sussiste un forte sentimento di incertezza per la temporaneit degli affidamenti dei servizi e per l’aleatoriet delle risorse. Molto peggiore il caso di chi lavora in piccole cooperative, in cui spesso viene applicato il contratto pi penalizzante anche nel caso di servizi di alto livello e in cui il lavoratore costretto a sobbarcarsi carichi di lavoro enormi per uno stipendio che non supera i 4 euro e 50 netti all’ora. Il mondo del precariato variegato e non lo si conosce a sufficienza – ha detto Giovannini – ci sono enormi problemi legati al livello di retribuzione, della tutela e delle garanzie, senza contare che risultato evidente dalle varie testimonianze che il lavoratore precario molto pi sottoposto al mobbing, perch non pu permettersi di parlare per contrattare quantit e qualit del lavoro. Per Giovannini chiaro che questo non pu che riflettersi sulla qualit dei servizi. Queste testimonianze devono spingere il Consiglio regionale a un’ulteriore e pi approfondita riflessione sulla questione. (ANSA).
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