LAVORO: CGIL, SU BASE LICENZIAMENTI NESSUN CONFRONTO E’ POSSIBILE

Sulla base dei licenziamenti nessun confronto e’ possibile. E’ la posizione della Cgil sull’annuncio del premier di aprire una trattativa con i sindacati per riformare il mercato del lavoro.Se il governo vuole confrontarsi – afferma il segretario confederale Fulvio Fammoni – deve ritirare il punto della lettera alla Ue che afferma ‘una riforma della legislazione del lavoro sia funzionale alla maggior propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici ai contratti a tempo indeterminato’.Per il dirigente sindacale, la norma citata, e’ chiara: riguarda sia i licenziamenti individuali che collettivi ed e’ inaccettabile per tutti i sindacati. Da discutere ci sarebbe invece una delega di riforma sugli ammortizzatori sociali da tre anni ferma in Parlamento, come diminuire la precarieta’ e debellare il lavoro nero. Sono queste le riforme strutturali necessarie per il lavoro. Ma un governo ormai scaduto, che soprattutto fa della svalorizzazione del lavoro un suo cavallo di battaglia e sistematicamente non si confronta con le forze sociali, non e’ credibile, vuole solo guadagnare tempo di fronte alla vastita’ della protesta, conclude Fammoni.ASCA

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