LAVORO: CGIL, PERICOLOSISSIMA RECESSIONE OCCUPAZIONALE

Si tratta di una pericolosissima recessione occupazionale che senza interventi concreti potrebbe trasformarsi in peggio, assumendo veri e propri caratteri di allarme. Cosi’ il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni commenta i dati sul mercato del lavoro diffusi oggi dall’Istat.Il dirigente sindacale rileva inoltre come rispetto al mese precedente ci sono piu’ occupati e piu’ disoccupati quasi nella stessa dimensione: e’ un dato che riflette l’evoluzione dell’enorme bacino di inattivi e scoraggiati che ogni tanto emerge per piccole quote per poi inabissarsi.Secondo Fammoni si tratta di un grandissimo problema dell’occupazione italiana che la propaganda del governo non solo non prende mai in considerazione ma tenta di nascondere. Anche l’aumento dell’occupazione rispetto al primo trimestre dello scorso anno pur positiva deve fare riflettere perche’ con questo trend ci vorranno ancora anni per recuperare il divario con il 2008, cioe’ prima della crisi.Anche il nuovo lavoro che si produce, secondo Fammoni, deve essere analizzato: E’ a grande maggioranza precario o a part time involontario e questo conferma le difficolta’ della produzione, la sua scarsa qualita’ e una quantita’ oraria di lavoro che non cresce. Testimonia anche di un fortissimo calo di diritti delle persone che deve essere arrestato superando il proliferare di lavoro precario. Per questo non basta certo il nuovo apprendistato, bisogna togliere le tante forme di precariato che si usa e di cui si abusa. Serve quindi invertire questo trend e se qualcuno affermera’ che la manovra approvata va in questa direzione e’ evidente che bara perche’ – conclude Fammoni – e’ insieme ingiusta, inadeguata e sbagliata.asca

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