LAVORO: CGIL, DOMANI SIT-IN A P.ZZA NAVONA PER DIRE NO A DDL

Un presidio in Piazza Navona per dire no’ alla controriforma del lavoro: e’ quano ha organizzato la Cgil per domani, 21 settembre, a partire dalle ore 15, in occasione dell’avvio della discussione nell’aula del Senato del Ddl AS 1167 B Bis, noto come collegato lavoro’.A distanza di sei mesi – spiega la Cgil – il provvedimento riprende domani il suo iter parlamentare: la legge, infatti, venne rinviata alle Camere il 31 marzo scorso dal presidente della Repubblica per la estrema eterogeneita’ della legge e in particolare dalla complessita’ e problematicita’ di alcune disposizioni’, ponendo nello specifico forti dubbi sulla norma che prevede l’estensione dell’arbitrato nei rapporti di lavoro.La Cgil, quindi, con il presidio di domani, prosegue la mobilitazione contro un provvedimento che mantiene ancora ‘evidenti profili di incostituzionalita’ e che opera una vera e propria controriforma del diritto e del processo del lavoro, come rileva il segretario confederale, Fulvio Fammoni.Diversi, secondo la Cgil, i punti critici del disegno di legge sul lavoro. Dal meccanismo di certificazione – spiega Fammoni – che potra’ riguardare singoli aspetti del rapporto di lavoro, anche in deroga alle norme dei Contratti nazionali di lavoro; al rimettere preventivamente ad un ‘arbitrato di equita, che puo’ decidere anche in deroga a leggi e contratti, il dirimersi di eventuali controversie, togliendo cosi’ ai lavoratori la tutela della giustizia del lavoro; fino al depotenziamento del ruolo del giudice del lavoro stesso tentando di relegarlo al puro accertamento dei presupposti di legittimita’ dei provvedimenti datoriali.Elementi, insomma, che per la Cgil hanno ‘evidenti profili di incostituzionalita: Si vuole cosi’ capovolgere – rileva il dirigente sindacale – i fondamentali del diritto del lavoro, nato per tutelare il piu’ debole, con una sproporzione evidente tra lavoratore e datore di lavoro.L’effetto deregolatorio e di pressione di queste nuove norme risultera’ enorme.Inoltre il provvedimento contiene anche l’inaccettabile norma sull’apprendistato a 15 anni e recupera la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dal protocollo sul welfare del 2007, per approvare una legge pero’ diversa da quello spirito scavalcando il Parlamento.La Cgil denuncia gli elementi di incostituzionalita’ contenuti nel ddl e la pervicacia con cui si vuole portare avanti la controriforma del diritto del lavoro. Per Fammoni, infatti, sono scelte inaccettabili denunciate da tante iniziative e prese di posizione di giuristi, costituzionalisti, avvocati e magistrati. Per questo la nostra mobilitazione – conclude -, a partire dal presidio di domani, proseguira’ sia in coincidenza con il voto al Senato e alla Camera e successivamente con tutte le forme di iniziativa possibile. ASCA

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