Lavoro. Cgil, Cisl e Uil: no a modifiche norme su subappalti
Il nuovo Codice prevedrebbe l’innalzamento della soglia per l’attestazione Soa delle imprese da 150.000 euro a un milione di euro e la cancellazione del limite del 30% come soglia per l’affidamento di lavoratori in subappaltoSiamo molto preoccupati perch se le voci che circolano dovessero corrispondere al vero, il nuovo Codice degli appalti prevedrebbe l’innalzamento della soglia per l’attestazione Soa delle imprese da 150.000 euro a un milione di euro e la cancellazione del limite del 30% come soglia massima di affidamento di lavori in subappalto. Tutto ci appare ancora pi incomprensibile se si tiene conto del lavoro proficuo e partecipato prodotto dalle due Commissioni competenti del Parlamento e il conseguente ddl approvato nelle tre letture da Camera e Senato. Cos, in una nota, i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Franco Martini, Luigi Sbarra e Tiziana Bocchi? evidente che in questo modo ad essere tutelati non saranno i soggetti deboli, i lavoratori, n i cittadini in termini di trasparenza e qualit delle opere e dei servizi, ma gli interessi di quelle forze che finora hanno lavorato al di fuori della trasparenza e della legalit , offrendo opere e servizi di scarsissima qualit nel settore degli appalti pubblici nel nostro Paese. Pertanto Cgil, Cisl e Uil chiedono al presidente del Consiglio di ripristinare l’equilibrio necessario a tutelare i diritti di tutti cos come previsto nel dl originario. da rassegna.itCostruzioni. Sindacati: grave errore cancellare limite al subappaltoL’allarme delle organizzazioni degli edili: Se le voci sulle nuove norme corrispondono al vero si rischia un ricorso pi ampio al subappalto, con ripercussioni inevitabili sulla qualit del lavoro: pi precariet e maggiore rischio infortuniI sindacati edili esprimono grande preoccupazione per le nuove regole sugli appalti allo studio del governo. ?Siamo molto preoccupati, perch se le voci che circolano corrispondessero al vero le nuove norme sugli appalti consentirebbero un ricorso pi ampio all?utilizzo del subappalto, con inevitabili ripercussioni sulla qualit del lavoro e sulla ricomposizione del ciclo delle lavorazioni?. Lo hanno dichiarato i segretari generali di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri e Walter Schiavella, commentando la norma del codice degli appalti che contempla l?abolizione dell?obbligo di non superare il 30% dei lavori in subappalto per chi vince una gara pubblica.?La conseguenza del provvedimento sarebbe una ulteriore frammentazione delle imprese edili, e a farne le spese sarebbero i lavoratori, sempre pi precarizzati e a maggiore rischio di infortunio. Inoltre dare all?impresa generale totale libert di subappalto si tradurrebbe nella concreta possibilit di non ricorrere solo alle aziende specializzate del settore edile, come invece auspicabile. Un altro aspetto che non condividiamo ? proseguono i tre ? l?ipotesi di innalzare da 150mila a 1 milione di euro della soglia per l?attestazione Soa.Una nota positiva, invece, l?introduzione dell?obbligo, per le stazioni appaltanti, di effettuare controlli, almeno a campione, sulla reale sussistenza dei requisiti oggetto dell?attestazione, segnalando all?Anac eventuali irregolarit . Su appalti e subappalti ? concludono Panzarella, Turri e Schiavella ? sono inaccettabili ulteriori cali di attenzione, e invece sono sempre pi necessari controlli efficaci tesi al miglioramento del sistema di qualit delle imprese e delle opere realizzate, e alla tutela dei lavoratori e delle loro professionalit ?. da rassegna.it