Lavoro: Cgil, cinque morti in 24 ore, inaccettabili ritardi nel fermare strage

“Cinque morti sul lavoro in ventiquattr’ore: infortuni mortali registrati nelle Regioni del Nord come in quelle del Sud e che confermano il mancato rispetto di norme e regole nei luoghi di lavoro”. Lo afferma, in una nota, la Cgil nazionale.

“La sicurezza – aggiunge la Confederazione – parte dalla prevenzione e dalla vigilanza, dalla medicina di prevenzione per la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, tagliate da anni insieme al servizio sanitario nazionale. Occorre investire in salute e sicurezza”.

“Come era prevedibile, gli incontri che il Governo ha promosso mesi fa con i sindacati non hanno avuto continuità e alcun esito. E ora – conclude la Cgil – i ritardi nella definizione di interventi e azioni necessari a mettere fine a questa strage non sono più accettabili. Basta morti sul lavoro”.

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