LAVORO: CGIA, 3 MILIONI ADDETTI IN NERO. SOTTRATTI A FISCO 42 MLD L’ANNO

E’ composto da quasi 3 milioni l’esercito dei lavoratori in nero presenti in Italia. Con le loro prestazioni, questi lavoratori invisibili producono quasi 100 miliardi di Pil irregolare (pari al 6,5% del Pil nazionale), sottraendo un gettito alle casse dello Stato di 42,7 miliardi di euro all’anno. In termini pro-capite, le imposte evase medie in capo a ciascun cittadino italiano ammontano a 709 euro. E’ la stima elaborata dalla Cgia di Mestre sulle dimensioni del lavoro sommerso in Italia. Un dramma, quello del lavoro nero, prepotentemente tornato all’attenzione dell’opinione pubblica dopo la tragedia di Barletta.L’economia sommersa – afferma in una nota il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi – ha ormai assunto connotati molto preoccupanti. Tuttavia, le differenze territoriali sono evidentissime. Oltre il 40% dei lavoratori in nero, del valore aggiunto prodotto dall’economia sommersa e del gettito di imposta evasa, sono riconducibili alle Regioni del Mezzogiorno, mentre il Nordest, sempre additato come un’area ad alta vocazione al sommerso, e’ la macro area meno interessata da questo fenomeno. ASCA

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