Lavoro: Camusso, norme per appalti e contro false cooperative

Un contrasto significativo al lavoro povero richiede anche un forte versante legislativo che affronti tre aspetti e determini un vero sistema di controlli: appalti, cooperazione, caporalato e mercato del lavoro agricolo. Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso, nella relazione introduttiva al congresso di Rimini. Siamo – ha spiegato – per costruire una compiuta proposta di legge che affronti gli appalti, il vincolo della responsabilita’ solidale, della clausola sociale, dell’applicazione dei contratti, la trasparenza per contrastare la corruzione, ed intervenga cosi’ a cancellare la rincorsa agli appalti al massimo ribasso e ad offerta economicamente piu’ vantaggiosa che da soluzione sono diventati fonte del problema. La Camusso sottolinea che non parliamo di una piccola cosa, sono milioni le lavoratrici e i lavoratori che vivono nel mondo degli appalti, stanno in gangli fondamentali e sono spesso gli invisibili. Quella proposta di legge – ha concluso – per noi deve avere un primo articolo che e’ la cancellazione dell’articolo 8, forse non applicato moltissimo, ma che pende come spada di Damocle e che e’ l’antitesi di una legge che renda certa la condizione contrattuale per tante lavoratrici e tanti lavoratori. E poi va affrontato il tema della cooperazione: Sappiamo bene che veniamo dalle stesse radici, quelle della mutualita’, non ce lo dimentichiamo. Anzi, proprio per questo ci indigniamo di piu’ quando non si riesce a dare risposta al tema della falsa cooperazione, quando si usano appalti alla qualunque e non si firmano i contratti, quando si disdettano gli accordi come una qualunque catena straniera della grande distribuzione. ASCA

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