Gli Usa aprano un confronto con i sindacati per cercare di risolvere la vicenda Camp Darby. Le istituzioni sono pronte a fare la loro parte e credo che sia possibile trovare una soluzione che salvaguardi i diritti dei lavoratori e le esigenze di ristrutturazione dell’amministrazione militare americana. Lo ha detto l’assessore regionale alle attivit produttive, Gianfranco Simoncini, dopo l’incontro in Regione sui 67 esuberi del personale civile nella base americana tra Pisa e Livorno. Alla riunione erano presenti il console americano a Firenze Sarah Morrison, i rappresentanti della base Usa, i sindacati e i rappresentanti delle istituzioni locali. Il confronto – ha aggiunto Simoncini – dovr avere due obiettivi: evitare costi sociali rilevanti di fronte alla ristrutturazione annunciata e fare chiarezza sulle prospettive che si aprono per Camp Darby e soprattutto sul suo futuro. Ho anche chiesto all’amministrazione statunitense di valutare attentamente il percorso attivato finora dal punto vista normativo, di fronte alla posizione di Cisl e Cgil, che riterrebbero non rispettate le procedure delle leggi italiane sul lavoro. Questa verifica utile anche per evitare un contenzioso in sede giurisdizionale che potrebbe penalizzare la stessa amministrazione americana e per certi versi dare anche maggior tempo per la ricerca di soluzioni alternative. Infine, Simoncini ha assicurato che sulla base di un confronto tra amministrazione e sindacati, le istituzioni sono pronte a mettere in campo tutti gli strumenti di cui dispongono, sia quelli relativi alla formazione per favorire un eventuale ricollocamento dei lavoratori, sia quelli relativi agli ammortizzatori sociali. La Regione – ha concluso – disponibile a offrire di nuovo questo tavolo regionale per svolgere il suo ruolo istituzionale di supporto quando e se le parti lo vorranno.(ANSA).
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