Lavoro: Bonanni, manca disegno forte per sviluppo Paese. Offensiva unitaria per lavoro, fisco e pensioni

Speriamo che ci sia davvero un allentamento dei vincoli europei sul bilancio, ma la vera questione e’ come si fa a creare nuova ricchezza nel paese, a partire dall’industria, che cosa si fa sui fattori di convenienza per stimolare gli investimenti in Italia. Il vero nodo irrisolto dell’azione del Governo Renzi rimane ancora questo. Manca un disegno forte, la ricerca di una azione sinergica di tutti i soggetti istituzionali e sociali sui fattori dello sviluppo e sui temi del lavoro. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, nel corso dei lavori del Consiglio Generale dell’organizzazione. Speriamo che il Governo Renzi – ha aggiunto Bonanni – durante il semestre italiano di presidenza della Ue si batta per una politica europea espansiva, mettendo insieme i talenti economici di cui disponiamo e puntando sullo sviluppo di nuove fonti energetiche, sulle infrastrutture materiali ed immateriali, l’innovazione, la ricerca. Serve unificare la politica fiscale, con una azione comune sul piano delle politiche migratorie e di accoglienza, insine ad una effettiva unione bancaria. La commissione europea chiede anche di spostare il carico fiscale dai redditi delle persone ai consumi. Per il leader della Cisl questa e’ la strada da percorrere anche in Italia e la delega fiscale dovrebbe affrontare questa questione cruciale per risollevare l’economia. La Cisl e’ pronta a dare il proprio contributo concreto e responsabile per una efficace azione di governo nel segno delle riforme istituzionali e di una rinnovata coesione sociale. Ce lo chiedono i cittadini italiani ed i nostri iscritti. Per questo – ha aggiunto Bonanni – il sindacato lancera’ unitariamente nei prossimi giorni una offensiva sui temi della lotta alla disoccupazione, della riforma fiscale e di una revisione della legge Fornero sulle pensioni. Il Jobs act deve fare i conti con la vera precarieta’ rappresentata dalle centinaia di migliaia di partite iva false, cocopro, associati in partecipazione. Il contratto a tutele crescenti deve servire a tutelare queste forme di flessibilita’ selvaggia. Faremo assemblee in tutti i posti di lavoro, nei territori ed in tutte le aziende. Ed a settembre – ha annunciato – continueremo la nostra mobilitazione in tutte le piazze italiane, senza fare populismo ma con grande senso di responsabilita’. Staremo in mezzo alla gente e con i lavoratori per spiegare quello che il Governo non sta facendo e che invece si dovrebbe fare. La corruzione e’ il frutto delle disfunzioni amministrative: troppi appalti, troppe concessioni, troppe esternalizzaioni. Se non si fa saltare questo sistema feudale ormai del tutto fuori controllo, avremo sempre corruzione, sprechi ed inefficienze.

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