Lavoro: associazione famiglie, defiscalizzare colf e badanti Da datori lavoro richiesta a Governo deducibilit retribu
Aiutare le famiglie tramite una politica di defiscalizzazione del lavoro domestico che dia la possibilit di portare in deduzione non solo i contributi, ma tutta la retribuzione di colf e badanti. E’ la richiesta al Governo avanzata da Lorenzo Gasperrini, segretario generale di Domina (associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico), oggi al convegno sul tema organizzato in Consiglio regionale. Ogni badante costa circa 16 mila euro all’anno ai datori di lavoro – ha spiegato Gasparrini -. La possibilit di portare in deduzione la retribuzione vorrebbe dire mettere nelle tasche delle famiglie in difficolt circa mille euro. Questo un fattore fondamentale. Se le persone trovano lavoro non presso aziende ma nelle famiglie, bisogna aiutare questi datori di lavoro anche sotto il profilo economico. Per il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, si tratta di una proposta validissima, da sostenere. Abbiamo voluto che Domina organizzasse questo momento di confronto in Consiglio regionale – ha aggiunto Giani – proprio per segnalare l’importanza di questo aspetto del lavoro che oggi in Toscana impegna circa 75 mila persone, una dimensione di assoluta rilevanza che bene far conoscere in tutti i suoi aspetti. Secondo i dati dello studio Il valore del lavoro domestico, realizzato in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa e presentato durante il convegno, in Toscana sono 74.554 i collaboratori familiari regolarmente iscritti all’Inps, per i quali nel 2017 le famiglie toscane hanno speso 634 milioni di euro. Firenze la prima citt per numero di badanti (15,2 ogni 100 anziani) e colf (11,8 colf ogni mille abitanti), seguita da Siena, con 15,2 ogni 100 anziani. (ANSA).