La popolazione straniera residente in Europa, al primo gennaio 2018, collocata prevalentemente in cinque nazioni: Germania (9,679 milioni, pari all’11,7% della popolazione residente), Regno Unito (6,286 milioni, 9,5%), Italia (5,144 milioni, 8,5%), Francia (4,687 milioni, 7,0%) e Spagna (4,563 milioni, 9,8%). E, nella quasi totalit dei Paesi Ocse, i lavoratori immigrati si concentrano su professioni poco qualificate: nella Penisola, infatti, poco meno dell’80% impiegato come operaio, percentuale che, nel caso degli occupati nativi, scende a poco pi del 30%. Lo si legge nel IX rapporto annuale sull’impiego degli stranieri, curato dalla Direzione generale dell’Immigrazione ed Integrazione del ministero del Lavoro, che verr presentato questo pomeriggio a Montepulciano (Siena), nell’ambito della manifestazione ‘Luci sul lavoro’.La nostra Penisola, si legge nel rapporto che l’ANSA ha potuto visionare in anteprima, un Paese di recente immigrazione: circa il 9,2% dei residenti in Italia, infatti, nato all’estero, mentre la media del 9,8% per i Paesi Ocse e del 10,7% in quelli dell’Ue, ed i nati da genitori immigrati nei nostri confini rappresentano lo 0,4% della popolazione residente, contro il 3,7% della media degli abitanti dell’area Ocse e il 3,4% dell’Unione Europea. I lavori altamente qualificati, nello scenario Ocse, riguardano il 34% degli immigrati, quasi la stessa percentuale che si registra per gli autoctoni (35%), ma lo scarto tra immigrati e autoctoni aumenta in Europa: 31,8% contro 42,7%. Per quel che concerne l’Italia, poi, ancora maggiore: se poco pi di uno straniero su otto svolge un lavoro altamente qualificato (13,5%), il rapporto per i lavoratori nati in Italia pari a due su cinque (39,8%). Nel suo insieme, la partecipazione al lavoro per buona parte dei cittadini stranieri nello Stivale , comunque, elevata, come testimoniano i tassi di occupazione di alcune comunit , quali i filippini (82,2%), per i quali si registra il valore pi alto, i cinesi (72,4%), i peruviani (71,1%), chi giunge dallo Sri Lanka (69,9%), gli ucraini (68,8%) e altres consistente, per, il tasso dei senza lavoro marocchini (22,3%), tunisini (19,9%), albanesi (18,0%), pakistani (16,7%) e ghanesi (16,7%). (ANSA).Migranti: in arrivo 200 profughi in Toscana Sindaco Prato, per noi ok ma avevamo chiesto rinforzi poliziaPrevisto nelle prossime ore l’arrivo di 27 richiedenti asilo nei Centri di accoglienza straordinaria di Prato, gestiti dalla prefettura. Un’informazione arrivata al Comune di Prato, come spiegato dall’amministrazione in una nota, in maniera indiretta e non formalmente, come tra l’altro sarebbe auspicabile in un’ottica di collaborazione istituzionale. Si tratta della redistribuzione di 2000 persone attualmente accolte nei Cas di Trieste in parte del paese tra cui la Toscana dove ne sono in arrivo 200 di cui 34 a Firenze e 27 a Prato. Gli arrivi di richiedenti asilo in Italia via terra continua ad essere un flusso continuo e con questa redistribuzione il ministero dell’Interno pu dare respiro al sistema di accoglienza triestino. Prato non ha alcun problema ad accogliere 27 richiedenti asilo, ma bene che i cittadini sappiano come stanno le cose – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Il ministro Salvini venuto ben due volte a Prato in prossimit del voto, con tanti slogan e nessun impegno concreto per la nostra citt . Abbiamo chiesto al Governo un aumento delle forze dell’ordine, pi personale per Agenzie delle Entrate, Inail, Inps e ispettorato del lavoro, un’attenzione forse sul rispetto dei diritti dei lavoratori e non arrivato niente. Arrivano per 27 richiedenti asilo, nonostante i tanti proclami di Salvini. La nostra citt non ha problemi e li accoglier come doveroso, ma non permettiamo a nessuno di nascondere la polvere sotto il tappeto, neppure a Salvini.(ANSA).Migranti: Nardella, 200 in Toscana, 5 volte pi dei previsti Sindaco Firenze, curioso di vedere facce consiglieri leghistiDal Friuli Venezia Giulia arriveranno in Toscana 200 migranti, cinque volte di pi di quelli che erano a bordo della Sea Watch. In quel caso Salvini e la Lega hanno monopolizzato l’agenda politica per giorni e giorni, ‘coprendo’ mediaticamente una manovra correttiva da 8 mld. Ora sono curioso di vedere le facce dei consiglieri regionali della Lega. Lo ha detto in sindaco di Firenze Dario Nardella, in riferimento al trasferimento in Toscana di 200 migranti, previsto per i prossimi giorni. Orrori di sillabazione a parte, hanno passato il marted a fare sceneggiate ed emendamenti in Consiglio regionale al grido di ‘Prima i toscani’ – ha continuato -. Due giorni dopo il loro Capitano, nonch ministro degli Interni, decide di inviare in Toscana 200 migranti. Noi siamo per l’accoglienza nella legalit e come sempre siamo pronti a fare il nostro dovere. Loro da che parte stanno? Faranno manifestazioni con le magliette sgrammaticate e ordini del giorno contro il loro ministro insieme ai colleghi parlamentari? Credo che questo governo farebbe un servizio al Paese se smettesse di fare propaganda e iniziasse ad occuparsi dei problemi reali. Non mai troppo tardi, anche se un anno e mezzo l’hanno gi perso.(ANSA).Lavoro: alta disoccupazione tra straniere, ‘pesa’ famiglia Rapporto ministero, penalizzate soprattutto extra-comunitarieLa condizione femminile esercita un peso rilevante nel comprimere, ovvero incrementare, i valori dei tassi di occupazione, disoccupazione e inattivit per la componente straniera residente in Italia: nel caso delle donne appartenenti ad alcune particolari comunit , infatti, pi difficile emanciparsi dall’esigenza di conciliare il lavoro con le responsabilit familiari, rese gravose dalle presenza di figli piccoli. E’ quanto si rileva nel IX rapporto del ministero del Lavoro sull’occupazione straniera (redatto in collaborazione con Ocse, Inps, lnail, Unioncamere, e con il coordinamento esecutivo di Anpal Servizi), laddove si evidenzia che, se per le italiane le possibilit di conciliazione sono pi ampie anche grazie, laddove presenti, a reti parentali o all’acquisto di lavoro domestico, molte immigrate, a seguito della maternit , son costrette a rimanere al di fuori del mercato del lavoro non potendo contare su servizi pubblici (a volte di difficile accesso), o su quelli privati (troppo costosi), oppure sul sostegno dei familiari, spesso assenti perch rimasti nel paese di origine. Ecco, dunque, che il tasso di disoccupazione delle donne tunisine (51,4%), egiziane (36,0%), marocchine (33,1%), pakistane (32,6%), indiane (30,4%) elevatissimo, ma ben pi consistente l’inattivit , perch, si legge nel dossier presentato oggi a Montepulciano (Siena), alla manifestazione ‘Luci sul lavoro’, per la componente ‘rosa’ proveniente dal Pakistan, dall’Egitto e dal Bangladesh i tassi superano l’80% a fronte di una media nazionale del 44,3% e di un valore medio delle extracomunitarie del 43,1%. (ANSA).
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