L’autonomia delle Regioni pu• creare diseguaglianze: intervento di Dalida Angelini su Repubblica Firenze

Si apre uno squarcio nella ?silenziosa? trattativa per l?autonomia differenziata chiesta dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.Dopo il Consiglio dei Ministri del 14 febbraio, il dibattito pubblico si Š finalmente manifestato mettendo a nudo le criticit… dell?argomento e le forzature sulle risorse economiche in capo alle singole Regioni, il cosiddetto residuo fiscale. Per i Governatori di Veneto e Lombardia soprattutto si tratterebbe di un?autonomia regionale che, facendo leva sull?articolo 116 della Costituzione, potrebbe associare al trasferimento di funzioni anche quello di maggiori risorse economiche a svantaggio delle Regioni pi— povere, soprattutto a scapito dei diritti universali da garantire in egual modo a tutti i cittadini del nostro Paese.La Cgil pensa che intraprendere il percorso di un?ulteriore autonomia in capo alle Regioni sia sbagliato. Infatti la crisi economica, che si Š alimentata delle diseguaglianze, ne ha generate ulteriori e pi— profonde. Questa frantumazione sociale necessita di una ricomposizione con interventi a tutti i livelli, partendo dal modus operandi istituzionale, nella chiarezza di ruoli, funzioni e risorse assegnate. Diciamo quindi no a piccole patrie egoiste, luoghi di autonomia antistorica: questo pseudo autonomismo, questa secessione dei ricchi, rischia di discriminare i cittadini sulla base della regione in cui vivono, rispetto ai diritti e ai servizi.Ci• che serve, invece, Š un quadro unitario che orienti un sistema policentrico e decentrato, verso un federalismo democratico, cooperativo e solidale. Le spinte autonomiste pongono l’urgenza di avviare un percorso che affronti in modo sistematico le criticit… dell’attuale assetto istituzionale delineato dal Titolo V, a cominciare dalla rivendicazione di un luogo istituzionale in cui Stato e Regioni possano cooperare e di una legislazione nazionale che definisca il quadro unitario di diritti attraverso l?esigibilit… dei Livelli Essenziali delle prestazioni sociali.Per questo pare ragionevole la posizione del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che intende l?autonomia in un quadro temperato, senza fratture nel Paese e soprattutto senza forzature istituzionali. Condividiamo l?idea di un regionalismo cooperativo e solidale nell?ambito del dettato costituzionale, evitando pericolose rotture dell?unit… nazionale. Ora Š importante che la Regione Toscana eserciti un ruolo nella discussione nazionale e nella Conferenza delle Regioni, aprendo con le parti sociali un confronto diretto su questa materia.La Cgil contraster… ogni provvedimento che offra risposte localistiche e arbitrarie ai bisogni essenziali e divida il Paese tra cittadini di Serie A e di Serie B.ÿ(intervento di Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, pubblicato su Repubblica Firenze di oggi)

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