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Home›News Toscana Lavoro›news›Latte: Presentata ricerca Flai Cgil ed Ires E.R. ‘ non rinviabile un patto di filiera per superare criticit…’

Latte: Presentata ricerca Flai Cgil ed Ires E.R. ‘ non rinviabile un patto di filiera per superare criticit…’

By webprato
Luglio 7, 2017
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Oggi Š stata presentata, in una iniziativa nazionale della Flai Cgil, a Cremona la ricerca ?Il latte italiano: produzione e zootecnia?, curata dall?Ires Emilia Romagna.Ha coordinato i lavori Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale Flai Cgil; Sara Palazzoli, Segretaria Nazionale Flai Cgil, ha tenuto la relazione introduttiva; Daniela Freddi, ricercatrice IRES Emilia Romagna, ha presentato la ricerca. Tra gli interventi: Ettore Prandini, Vice Presidente Nazionale Coldiretti; Roberto Madde?, Direttore Associazione Italiana Allevatori; Giovanni Fava, Assessore Agricoltura Regione Lombardia; Antonio Auricchio, Consigliere Delegato Cremona ? Assolatte ; Angelo Zucchi Capo Segreteria del Ministro-Mipaaf. Le conclusioni sono state affidate ad Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil.Sara Palazzoli, nella sua relazione introduttiva, ha lanciato un input al settore, sostenendo che ?e? giunto il momento per tutti gli attori della filiera di costruire un ?patto di filiera? in grado di superare le criticit… che affliggono da anni il settore. Un patto di filiera costruito e coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per costruire il nuovo modello per il latte italiano, pi— competitivo e di maggiore qualit…. E? una scelta che non possiamo pi— rinviare per creare un sistema efficiente e produttivo che guardi avanti, in grado di tutelare il lavoro dipendente e rilanciare la filiera del latte. Un patto di filiera condiviso Š l?unica strada che produzione, trasformazione e lavoro possono intraprendere se davvero Š comune l?obiettivo di ridare lustro e competitivit… al settore. Una sfida ambiziosa che lanciamo in questa occasione, partendo dai dati di una ricerca che ci ha presentato criticit… ma anche opportunit… del settore del latte e della zootecnia?.Ivana GALLI, concludendo i lavori, ha sottolineato la necessit… per tutto il settore di essere pi— competitivi nel ?garantire servizi e qualit…, investendo in formazione, ricerca e innovazione con la cosiddetta zootecnia di precisione, valorizzando il Made in Italy e la qualit… dei nostri prodotti conosciuti e apprezzati in tutto il mondo?.?Le prospettive sono secondo noi nella programmazione, nell?associazionismo, nel creare accordi di filiera e in una pi— ampia dimensione aziendale attraverso percorsi di aggregazione che facciano superare la frammentariet… della zootecnia italiana. Tutto questo per• non sembra compatibile con la chiusura delle Apa e Ara territoriali, con un processo di accentramento che non tiene nella giusta considerazione la grande diversificazione che caratterizza la zootecnia italiana, rispetto alla quale risulta fondamentale l?azione che le Associazioni svolgono a livello territoriale, supportando ogni settore dell?allevamento e sviluppando un?ampia gamma di attivit… di assistenza alle aziende che, come si legge anche nella ricerca ?hanno contribuito a fare della zootecnia del nostro Paese una delle pi— avanzate a livello internazionale?. Vogliamo trovare modalit… di sviluppo che valorizzino il settore, rilancino il Sistema allevatori e tutelino il lavoro. Infine, sempre in materia di programmazione voglio sottolineare la necessit… di tenere conto che la zootecnia e lo sviluppo rurale rappresentano un volano per la valorizzazione delle aree interne?.Il latte italiano: produzione e zootecnia Scenari evolutivi, criticit…, politicheSintesiQuesto rapporto Š stato realizzato da Ires Emilia-Romagna per conto della FLAI CGIL in particolare curato da Daniela Freddi. Si ringraziano tutte le strutture sindacali, delegati, personale AIA ed allevatori che hanno partecipato alla ricerca sul campo. Si ringrazia Markus Cappello per aver curato la sezione 3.4.Sintesi dei risultatiIl primo aprile 2015, data della fine del regime delle quote latte, ha rappresentato indubbiamente un momento di svolta radicale per la produzione del latte europea e dunque per l?intero settore zootecnico. Il regime delle quote, introdotto all?inizio degli anni ?80, era stato dettato dalla necessit… di controllare la tendenza del sistema alla sovrapproduzione, che, generando eccesso di offerta, metteva a rischio la sostenibilit… del sistema allevatoriale dei diversi Paesi. Dopo quasi trent?anni di mercato controllato nel 2009 l?Unione Europea ha avviato il cosiddetto ?soft landing? ovvero un progressivo innalzamento dei limiti produttivi pari all?1% annuo, in vista della definitiva abrogazione del regime delle quote. La presente ricerca mostra come gi… a partire dal 2009 a livello europeo e nazionale il sistema zootecnico ha avviato un processo di trasformazione in vista del nuovo assetto di mercato: dal 2010 sia la produzione di latte che il numero delle vacche da latte in Europa ha iniziato ad aumentare significativamente. ? Il 2015 e il 2016, i primi due anni del nuovo regime, sono stati contraddistinti da due elementi principali: la tendenza alla crescita della produzione, favorendo l?affermarsi di una condizione di eccesso di offerta, e la volatilit… del prezzo. Durante il primo anno il sistema zootecnico europeo, in particolare nei Paesi e nelle regioni specializzati in produzione di latte e contraddistinti da grandi aziende, liberato dai vincoli produttivi e preparatosi durante gli anni del soft landing, ha incrementato la produzione di latte in misura significativa. Questa dinamica, unita a situazioni critiche sul lato della domanda, soprattutto a causa della chiusura del mercato russo, ha presto determinato una condizione di eccesso di offerta con immediate ripercussioni sui prezzi che fino ai primi mesi del 2016 avevano subito forti contrazioni e si attestavano ben al di sotto dei costi di produzione, in particolare nel caso delle aziende di minori dimensioni, contraddistinte da costi di produzione pi— elevati. Il 2016 invece, come conseguenza di queste dinamiche, insieme alla ripresa della domanda a livello globale e all?importante intervento finanziario dell?Unione Europea volto a contenere la produzione e a sostenere quei produttori colpiti dalle condizioni critiche del mercato, hanno contribuito a ribaltare le tendenze in essere. In un lasso ridotto di tempo infatti il prezzo del latte ha registrato una crescita notevole. A titolo di esempio, in pochi mesi il prezzo del latte sul mercato spot determinato dalla Commissione di Lodi, Š passato dai 23 centesimi di ? al litro ai 43 centesimi di ?. Se quest?ultima Š di per s‚ una buona notizia per il mondo allevatoriale nazionale, che peraltro proveniva da un 2015 molto difficile, la volatilit… che pare caratterizzare il nuovo assetto di mercato Š certamente molto sfavorevole per il sistema zootecnico in primis ma anche per la filiera nel suo complesso. ? In questo contesto, la zootecnia italiana ricopre un ruolo molto importante in Europa: l?Italia Š il quinto produttore di latte dopo Germania, Francia, Regno Unito e Olanda ed uno dei principali Paesi per la trasformazione ed export di prodotti caseari. Durante gli ultimi venticinque anni la struttura della zootecnia italiana Š profondamente mutata, con un calo molto forte delle aziende con vacche da latte, passate dalle oltre 200mila del 1990 alle 40milia del 2015, a fronte di una non proporzionale riduzione del numero dei capi da latte, passati dai 2,6 milioni del 1990 all?1,5 milioni del 2013, con una conseguente crescita della dimensione media delle aziende zootecniche passate da 12 capi per azienda a 37 (41 secondo l?Anagrafe Zootecnica).Se nel corso degli anni 2000 le vacche da latte sono rimaste abbastanza stabili dal punto di vista numerico, Š importante segnalare che la produzione di latte diverso da quello bovino ossia bufalino, ovino e caprino ha acquisito una crescente importanza, con in alcuni casi anche un conseguente incremento del numero di capi. Significativa ad esempio Š la crescita del patrimonio bufalino, quasi duplicato nel corso degli anni 2000, che ha interessato in particolare alcune regioni d?Italia come la Campania ed il Lazio. Al pari degli altri principali produttori europei, anche l?Italia si caratterizza per una forte specializzazione territoriale: difficilmente si trova nella stessa regione la compresenza di oltre due allevamenti di tipologia differente di peso rilevante nel panorama nazionale. Come noto per quanto riguarda gli allevamenti di bovini da latte le regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte detengono complessivamente il 60% del totale delle vacche da latte italiane. Non solo, ad eccezione del Veneto che ha una struttura produttiva ancora molto frammentata, in queste regioni gli allevamenti hanno dimensioni nettamente maggiori della media nazionale: se infatti la dimensione aziendale media italiana come detto Š di 41 vacche per azienda secondo l?Anagrafe Zootecnica, questa supera gli 80 capi in Lombardia, seguita dal Piemonte (71) e dall?Emilia-Romagna (59). Nel contesto competitivo globale, in assenza del regime delle quote europeo, la dimensione aziendale diventa un fattore di crescente importanza, in quanto cresce la necessit… di beneficiare di economie di scala e la dimensione minima efficiente si amplia, portando facilmente gli allevamenti di piccole dimensioni fuori mercato. La ridotta redditivit… della produzione del latte pu• essere compensata dalla diversificazione delle fonti di reddito in seno alle aziende zootecniche, come Š avvenuto ad esempio per mezzo delle centrali a biogas, o dalla riduzione dei costi di produzione attraverso significativi investimenti in tecnologia, con l?adozione della cosiddetta zootecnia di precisione, ma questi interventi sono attuabili solo da allevamenti di grandi dimensioni. Molto influenti sulla redditivit… aziendale sono anche i canali di vendita del latte, che, se non conferito ad una cooperativa di cui l?impresa Š socia, possono essere venduti nel contesto di contratti annuali o pluriennali direttamente con trasformatori, oppure sul mercato spot. Se i contratti pluriennali offrono maggiori garanzie nel medio periodo rispetto alla stabilit… della fornitura e del prezzo, la vendita sul mercato spot espone ad una maggiore volatilit… ma permette anche di beneficiare di rialzi improvvisi dei prezzi, quali ad esempio quelli che si sono determinati nella seconda parte del 2016. ? Questo Š il panorama nel quale gli interventi di policy e sostegno a favore dell?agricoltura in generale e della zootecnia in particolare, dal livello europeo a quello nazionale, si sono inseriti. A partire dalla PAC, gli interventi sono profondamente mutati prima di tutto rispetto agli obiettivi e, in seconda battuta, anche rispetto ai finanziamenti. Come abbiamo messo in luce nel rapporto, dai primi interventi PAC, dove l?obiettivo era soprattutto quello di garantire gli approvvigionamenti e controllare al contempo la sovrapproduzione, nel corso degli anni 2000 si Š passati attraverso una maggiore attenzione al tema della salubrit… del prodotto, fino a prevedere obiettivi legati alla sostenibilit… ambientale con la PAC 2014-2020. La nuova PAC si distingue anche per volont… di incrementare sia la convergenza tra Stati dell?Unione nel beneficiare degli interventi di policy, la cosiddetta convergenza esterna, che quella tra i soggetti dei singoli Paesi, cosiddetta convergenza interna. Viene anche incrementata la flessibilit… nazionale alla luce degli obiettivi che i singoli Paesi membri vogliono perseguire, ma soprattutto si evidenzia nelle modalit… stesse di erogazione dei contributi la volont… di ridurre l?interventismo politico top-down che storicamente contraddistingue la PAC a favore di uno sostegno di tipo bottom-up. In sostanza la nuova PAC, coerentemente la stessa abolizione delle quote latte, tende ad incrementare la libert… dei Paesi e dei mercati rispetto alla produzione dei beni agricoli e zootecnici. A nostro avviso Š di fondamentale importanza cogliere questo cambiamento di rotta nella politica europea poich‚ i mercati dei prodotti agricoli e zootecnici tenderanno ad essere sempre meno governati, portando inevitabilmente all?accrescimento della concorrenza europea e dunque alla necessit… di avere sistemi produttivi nazionali e locali sempre pi— competitivi. ? Da questo punto di vista i servizi offerti al sistema zootecnico saranno di crescente importanza, dovendo tale sistema confrontarsi con mercati aperti e altamente competitivi. Come abbiamo evidenziato nel rapporto, nei primi tre Paesi europei per produzione di latte in Europa esistono strutture di servizio a sostegno della zootecnia nazionale, con alcuni elementi in comune con italiano ma anche numerose differenze. ? Per mezzo delle interviste realizzate e del confronto con strutture con la stessa mission dei tre Paesi europei Š emerso come il sistema AIA nel suo complesso Š stato attraversato negli ultimi anni da una profonda crisi di natura in primo luogo finanziaria e ha sperimentato, nelle sue diverse articolazioni territoriali e nazionali, una significativa trasformazione strutturale, volta in primo luogo ad un efficientamento nell?utilizzo delle risorse. Nel corso degli anni ?80 il sistema AIA ha sperimentato un periodo espansivo, con una decisa rivitalizzazione rispetto alla struttura fino a quel momento esistente e arricchimento di competenze. L?obiettivo era quello di incrementare la qualit… del patrimonio bovino italiano, al fine di implementare il Programma nazionale di lotta all?ipofecondit… bovina per rendere l?Italia maggiormente autonoma dalle produzioni estere ed altamente competitiva rispetto ai propri prodotti lattierocaseari. Questa fase, oltre ad essere allineata con gli obiettivi socio-economici italiani, era anche coerente con i primi interventi sulla zootecnia da latte su scala europea, dove, fino all?introduzione delle quote latte, l?obiettivo era soprattutto quello di incrementare la produttivit… animale. Successivamente, nel corso degli anni ?90, con il mutare della struttura del mercato europeo e in generale delle condizioni socio-economiche, le caratteristiche desiderate dell?agricoltura e della zootecnia italiana ed europea hanno iniziato a modificarsi. In particolare in questo periodo, come testimoniano le riforme della PAC, hanno iniziato ad essere introdotti obiettivi strategici differenti dalla mera produttivit… bovina. Come abbiamo visto in precedenza, sono stati inseriti nelle politiche europee obiettivi legati alla salubrit… e qualit… dei prodotti e, negli anni pi— recenti, alla riduzione dell?impatto ambientale. ? E? probabilmente in questo passaggio che Š necessario cercare la genesi dell?attuale crisi del sistema AIA. Dalla ricerca emerge infatti che durante questa fase, che Š stata caratterizzata non solo da un primo taglio dei finanziamenti statali al sistema e dalla progressiva regionalizzazione dello stesso ma anche da un?inversione di rotta rispetto alla capacit… di investimento in nuove competenze tecniche, scientifiche e gestionali in grado di affrontare le nuove sfide che emergevano dalla trasformazione. La contrazione dei finanziamenti statali sono stati compensati per diversi anni dagli interventi su scala regionale, consentendo per quasi venti anni al sistema di proseguire le proprie attivit…. Tuttavia la prosecuzione delle attivit… in essere, privata del rinnovamento delle competenze e affiancata dalla contrazione delle risorse economiche disponibili, ha portato il sistema stesso ad indebolirsi. Non solo l?assenza dell?aggiornamento delle competenze ha impedito alla struttura di mantenere la propria (elevata) qualit… originaria e capacit… consulenziale avanzata ma la riduzione delle risorse disponibili ha progressivamente impoverito anche la struttura esistente. ? Un secondo elemento che ha condizionato lo sviluppo e la sostenibilit… della struttura AIA nelle sue diverse articolazioni, Š stato anche il fatto che, sebbene possa sembrare un paradosso, il sistema si Š basato eccessivamente sul contributo pubblico. Per le produzioni pi— importanti quali il latte vaccino questo infatti arriva a coprire circa il 60% del servizio erogato all?allevatore, raggiungendo l?80% nel caso delle produzioni minori. La fortissima presenza dell?intervento pubblico nel sistema di assistenza e consulenza allevatoriale ha prodotto due effetti negativi. Da una parte il sistema stesso negli anni non ha formulato efficacemente strategie per farsi percepire agli occhi dei suoi primi clienti, gli allevatori, come necessario o quantomeno fortemente accattivante. Di fatto questo Š accaduto perch‚, essendo il sistema largamente sostenuto dalla politica pubblica, non si auto-percepiva profondamente come un servizio tecnicoscientifico-consulenziale rivolto al mondo privato ma piuttosto come attivit… routinaria e prevalentemente amministrativa. Dall?altra parte, gli allevatori stessi, a lungo abituati a ricevere servizi per i quali il contributo proprio era minoritario, quando in tempi pi— recenti si Š reso necessario in alcuni contesti incrementare il loro intervento economico, hanno faticato a comprenderne le ragioni. ? Questi elementi nel loro insieme, ovvero il mancato rinnovo delle competenze, la struttura associativa e di servizio incapace di adattasi ai mutamenti del sistema in cui operava, e il consolidarsi di determinate routine hanno prodotto in una parte del mondo zootecnico la difficolt… a riconoscere nel sistema AIA un partner di riferimento per la propria attivit… aziendale. ? Nonostante le gravi criticit… evidenziate, la ricerca ha messo in luce diversi punti di forza, approfonditi nel rapporto e ripresi qui sinteticamente, che la struttura mantiene e dai quali, anche integrandoli con elementi e competenze nuove, si potrebbe ripartire, alla luce delle sfide attuali e future che la zootecnia si trova ad affrontare. ? Il primo elemento sul quale sarebbe necessario tornare ad investire Š la ricerca: grazie ai numerosi anni di attivit… di raccolta dati sulla qualit… del latte, nell?ambito dei controlli funzionali, e trasferimento ed elaborazione degli stessi da parte delle Associazioni nazionali di razza, in Italia ad oggi si produce materiale per riproduzione animale valutato di altissima qualit…. Tuttavia, i centri di selezione hanno visto una riduzione della propria attivit… a causa della contrazione degli investimenti e, al contempo, l?avanzare della possibilit… di valutare la qualit… di un riproduttore per mezzo dell?analisi genomica riduce in prospettiva futura la centralit… delle tecniche di analisi e selezione attualmente esistenti. Allo stato attuale sarebbe necessario da una parte valorizzare i risultati sinora raggiunti promuovendo la conoscenza in Italia e all?estero del seme italiano, giudicato di alta qualit… ma non adeguatamente valorizzato sul piano commerciale. Dall?altro, il rafforzamento delle analisi a scopo selettivo dovrebbe prevedere l?utilizzo delle competenze e tecniche di analisi di genomica, che tendono attualmente ad affiancarsi, probabilmente a soppiantare in futuro, le attuali tecniche di selezione. Collegato a questo aspetto, a livello europeo Š stato creato nel 2009 un network di organizzazioni della razza della Holstein, chiamato EuroGenomics, finalizzato alla creazione della pi— ampia popolazione mondiale di bovini soggetti allo studio genomico finalizzato a rendere l?Europa leader per la razza Holstein sia in termini di produttivit… delle proprie mandrie che per la possibilit… di commercializzare i materiali riproduttivi. ? Collegato all?attivit… di ricerca per la selezione della razza Š l?importantissima attivit… di consulenza tecnico-veterinaria: anche per le ragioni esposte al punto precedente, i dati sulla qualit… del latte raccolti per mezzo del servizio dei controlli funzionali, dovrebbero essere utilizzati e valorizzati al meglio. Da una parte sarebbe necessario ampliare i parametri estrapolati in fase di analisi, cercando di avere un monitoraggio il pi— ampio ed approfondito possibile. E? importante infatti tenere presente che i controlli forniti dal sistema AIA concorrono con quelli di natura privata e anche con le tecnologie pi— avanzate presenti in diversi dei maggiori allevamenti italiani che forniscono analisi anche giornaliere su un?ampia rosa di parametri. Dall?altra parte sarebbe utile affiancare un sevizio di consulenza tecnica-veterinaria che dai dati raccolti sappia proporre all?allevatore alcuni interventi mirati per il miglioramento della produzione del latte eo del benessere animale. Questa attivit… di servizio Š stata presente in alcune regioni ma tende oramai a scomparire del tutto, rendendo necessario all?allevatore affidarsi a un servizio di consulenza tecnico-veterinaria di natura privata. Per questa ragione, laddove i servizi di consulenza privata sono utilizzati in misura costante e significativa, in alcuni casi anche per i controlli sulla qualit… del latte stesso, agli occhi dell?allevatore il servizio del semplice controllo funzionale del latte proposto da AIA risulta ridondante. ? E? importante inoltre segnalare come il processo di digitalizzazione che sta attraversando i sistemi economici a livello globale ha gi… prodotto interessanti mutamenti anche nella zootecnia: gli allevamenti di dimensioni maggiori stanno progressivamente infatti dotandosi di innovazioni tecnologiche, la cosiddetta ?zootecnia di precisione? che per mezzo della robotica e nuove tecnologie digitali sono in grado di modificare significativamente l?organizzazione degli allevamenti, incrementando il benessere animale e alleggerendo il lavoro umano. Se allo stato dell?arte l?adozione completa di queste possibilit… tecnologiche rappresenta una possibilit… concreta solo per le aziende di maggiori dimensioni, un utilizzo parziale di alcune di queste tecnologie potrebbe essere possibile per un numero maggiore di aziende e comunque tendenzialmente in crescita in prospettiva futura. Sarebbe necessario offrire un servizio di diffusione di conoscenza e assistenza in relazione a queste tematiche. ? Un ulteriore elemento sul quale sarebbe necessario investire, alla luce delle risultanze della ricerca sono il rapporto con l?utenza e il marketing: al mutamento dell?assetto strutturale in termini di mission e competenze collegate, andrebbe fatto seguire una trasformazione nel rapporto con i primi clienti del servizio di AIA ovvero gli allevatori. Questi da una parte dovrebbero essere 8 approcciati con proposte all?avanguardia in termini di servizi e competenze offerte che possano tornare a far identificare il sistema allevatoriale come un punto di riferimento per il miglioramento delle performance aziendali da parte degli allevatori. A fianco di questo, sarebbe utile una trasformazione nella comunicazione relativa ai servizi e prodotti offerti, per farsi conoscere nuovamente e al contempo farsi riconoscere le qualit… ancora esistenti, ad esempio in relazione al materiale per la riproduzione. Per quanto riguarda l?attivit… di promozione dei prodotti derivati dai capi allevati, si registrano ampi spazi di miglioramento in termini di iniziative finalizzate a fornire indicazioni ai consumatori sulle caratteristiche dei prodotti locali, e di assistenza in relazione alle possibilit… di catturare i crescenti spazi sul mercato internazionale. ? Infine, un altro elemento passibile di miglioramento Š dato dal fatto che non tutti i settori zootecnici sono rappresentati a livello territoriale, solo quelli maggiormente rappresentativi da un punto di vista numerico e di vicinanza geografica rispetto alle sedi locali. Ne consegue non solo che le localit… periferiche possono essere trascurate nelle iniziative di sviluppo e miglioramento, ma che sono esclusi dall?utilizzo indiretto del contributo un numero significativo di capi e di allevamenti che potrebbero creare un nuovo indotto. ? Le criticit… evidenziate e gli spazi di miglioramento individuati relativamente al sistema AIA si ritengono a nostro avviso di particolare importanza alla luce sia della trasformazione in atto nella zootecnia italiana ed europea, sia in relazione, soprattutto, al recente Regolamento europeo del giugno del 2016 relativo alle condizioni zootecniche e genealogiche applicabili alla riproduzione, agli scambi commerciali e all?ingresso nell?Unione europea di animali riproduttori di razza pura1. Tale Regolamento nasce dalla volont… di armonizzare le normative degli Stati Membri relative alla produzione di animali di allevamento dotati di particolari caratteristiche genetiche. Come abbiamo messo in luce nel rapporto, risulta chiaro che la creazione di norme uniformi per tutta l?Unione tender… sul versante esterno a rafforzare la capacit… competitiva della zootecnia europea nei confronti del resto del mondo e, sul versante interno, offrir… la possibilit… a strutture che sinora hanno svolto la loro attivit… prevalentemente all?interno dei propri confini nazionali di operare anche al di l… di questi. In sostanza, le strutture di selezione e sostegno tecnico per la zootecnia entreranno maggiormente in competizione e certamente quelle che si presentano fragili o non all?avanguardia incontreranno in questo quadro le maggiori difficolt…. ? Anche per queste trasformazioni si ritiene opportuno cercare di valorizzare i punti di forza della zootecnia italiana e dei servizi a questa dedicata, al fine di continuare a detenere nel futuro un ruolo di rilievo sia nella produzione di latte e derivati che nell?offerta di servizi di qualit… a sostegno del settore, anche beneficiando delle possibilit… espansive che il nuovo Regolamento offre e presidiando le nuove frontiere scientifiche e tecnologiche. (AGENPARL)

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