L’export dei materiali lapidei italiani nel 2018 si attestato a 3.421.162 tonnellate per un valore complessivo di 1.899.315.458 euro, in calo rispettivamente del 11,78% e del 4,56% rispetto all’anno precedente. E’ quanto rileva un’elaborazione Imm (Internazionale marmi e macchine) di Carrara (Massa Carrara) su dati Istat. In particolare, spiega una nota, nel 2018 sono state esportate 1.915.611 tonnellate di marmi tra blocchi, lastre e lavorati per un valore complessivo di 1.301.860.277 euro. Prosegue il trend positivo del valore medio unitario, che passa per i blocchi e le lastre di marmo dai 280 euro a tonnellata del 2017 a 297 del 2018, e per i lavorati dai 1262 euro a tonnellata a 1391. Il valore medio unitario del materiale lapideo italiano complessivamente esportato arrivato a 555 euro a tonnellata, registrando un aumento dell’8,2%. Il 59,91% delle quantit e il 56,32% del valore di tutto l’export lapideo italiano rivolto a sette paesi con gli Stati Uniti che si confermano il principale mercato in valore, registrando una diminuzione dell’8,46% delle quantit e del 2,6% del valore. Il mercato cinese al primo posto per le quantit e secondo per il valore delle merci, rispettivamente di 548.919 tonnellate e 209.256.218 euro, in calo rispetto al 2017 del 9,32% e del 1,5%. Con un valore complessivo delle esportazioni pari a 724,5 milioni di euro il distretto Apuo-Versiliese, anche nel 2018, il primo comprensorio lapideo italiano. All’interno del comprensorio Apuo-Versiliese la provincia di Massa Carrara detta il passo sui lavorati con un valore complessivo delle esportazioni pari a 344,9 milioni di euro (in aumento del 1,1%), mentre il valore dei materiali grezzi ammonta a 210,8 milioni di euro in lieve calo dello 0,7%.(ANSA).
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