Landini: sulla trattativa sul fisco “non siamo disponibili a fare da spettatori”

“La trattativa sul fisco se c’è non può essere che ci convocano per dirci cosa ha deciso la maggioranza e per informarci. Il governo e i partiti devono sapere che se pensano che questo è il rapporto con i lavoratori non si va da nessuna parte. Non siamo disponibili a fare da spettatori”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini

“Per fare una vera riforma fiscale servono più di 8 miliardi, questi primi 8 devono cominciare ad aumentare i redditi da lavoro e da pensione a partire da quelli più bassi, non ci può essere un’operazione che tutela i redditi medio alti”. “Noi ad oggi non abbiamo avuto alcuna possibilità di discussione”, aggiunge parlando da piazza Santi Apostoli a Roma per la manifestazione unitaria regionale sulla manovra, sottolineando che i sindacati ad oggi non hanno ricevuto la convocazione al tavolo sul fisco e che sono inattesa anche del confronto sulle pensioni. “Il governo si era preso l’impegno, c’è un evidente ritardo che va colmato già nei prossimi giorni”, afferma. Landini rimarca che tutti gli 8 miliardi devono andare per aumentare le buste paga ai lavoratori e gli assegni ai pensionati. Inoltre, “una vera riforma fiscale – sottolinea – si deve anche porre la questione della lotta all’evasione fiscale.
È una questione di volontà politica quella di affrontare questo tema”.
“Non va bene se nulla per redditi bassi”
“Se, come leggo, fino a 15 mila euro di reddito l’anno questa riforma fiscale darebbe zero, dico ripensateci e dico a quei partiti ‘forse non avete capito qual è lo stato sociale del Paese'”. Così sempre Landini, dalla manifestazione regionale di Cgil,Cisl e Uil Lazio, nell’ambito del percorso di mobilitazione unitaria sulla manovra, parla dell’accordo politico sul fisco. Non prevedere “alcun beneficio fiscale” per questi redditi più bassi “è una ipotesi che non si giustifica”, aggiunge.
Sulle pensioni servono correzioni in manovra e riforma
Sulle pensioni “c’è la necessità intanto di introdurre delle correzioni alla legge di Bilancio,estendendo i lavori gravosi e riconoscendo le differenze per le donne. E poi bisogna avviare il confronto per ridisegnare complessivamente la legge Fornero, che contiene troppe disuguaglianze e rendere davvero il sistema flessibile. Ad oggi questa discussione ancora non c’è stata”.
da rainews.it
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