Landini in audizione al senato sul dl Sostegni: stop ai licenziamenti fino al 31 ottobre.

“Il blocco è importante, siamo ancora in piena emergenza”. Serve anche un piano straordinario per l’occupazione. No al condono fiscale

La situazione non consente altre scelte: il blocco dei licenziamenti va portato fino al 31 ottobre. È questa la richiesta principale del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso di  un’audizione nelle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul dl Sostegni. “È importante – ha detto –. Siamo ancora in piena emergenza.
Nel corso dell’audizione il leader della Cgil ha anche ricordato che è aperto il confronto sulla riforma degli ammortizzatori e, dunque, “avere questo periodo che evita di aprire la strada dei licenziamenti – ha detto – credo sia un tema importante”. Il dl sostegni, ha poi riconosciuto, è un “fatto nuovo e importante”, anche se è necessaria “una strategia più generale che affronti un piano straordinario per l’occupazione sia nel settore privato che in quello pubblico”.
Il segretario generale della Cgil è anche intervenuto sul caso Alitalia: “Non è accettabile che perdiamo una nostra compagnia così importante e che si subiscano una serie di diktat dall’Europa, che non ha lo stesso comportamento con tutti, come si vede per Air France”. Il sindacato, proprio per questo, sta “chiedendo la convocazione al Governo delle parti sociali per evitare una situazione di non ritorno e drammatica per i posti di lavoro e la capacità industriale, turistica e produttiva del nostro Paese”.
Infine un giudizio negativo sul condono fiscale che “non ci convince”. Esiste il problema del cosiddetto magazzino, ha detto,  “ma un conto è cancellare ciò che è realmente irrecuperabile, altro è arrivare a forme che assumono carattere di condono fiscale”.
Lotta all’evasione fiscale e una vera e propria riforma del fisco sono l’esigenza che poniamo, il tema che deve essere aperto – ha concluso -. Non può essere che chi paga le tasse debba sentirsi un cittadino si serie B o poco furbo. C’è la necessità di un intervento strutturato di riforma”.
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Cashback: Cgil, utile complemento alla lotta all’evasione, si prosegua e si migliori
 “E’ positivo che non sia stata messa in dubbio la prosecuzione del programma cashback. Esso è, infatti, un importante complemento nella lotta all’evasione fiscale perché spinge verso una modifica virtuosa dei comportamenti dei consumatori ma, ancor più, per ‘la spinta verso la dotazione di sistemi innovativi e connessi di pagamento e di registrazione delle transazioni per le attività al minuto’”. Lo afferma la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi.
“Tra l’altro il cashback – aggiunge la dirigente sindacale – fornisce un vantaggio all’acquisto nel negozio fisico piuttosto che presso i giganti dell’e-commerce. Ciò non toglie che il programma possa essere migliorato per evitare comportamenti opportunistici e reso più progressivo e più incentivante per i piccoli acquisti che ancora vengono effettuati in contanti”.
“In generale – conclude Fracassi – crediamo che vada rafforzata l’idea per cui la lotta all’evasione fiscale è una priorità, perché la sua riduzione, o meglio eliminazione, apporterà benefici a tutto il sistema. Sarà quindi importante che anche eventuali modifiche al programma cashback siano fatte avendo bene in mente tale obiettivo”.

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