Landini al meeting di Rimini: contratti scaduti, confindustria ha scelto di non rinnovarli

“Molti contratti vanno rinnovati, ma Confindustria ha scelto di non rinnovarli. Gli industriali devono decidere se intendono investire nelle relazioni oppure no”. Maurizio Landini torna a stuzzicare Confindustria. Parlando al Meeting di Rimini, il segretario generale della Cgil non dimentica uno dei temi caldi della ripresa autunnale: il rinnovo dei contratti nazionali scaduti. Dieci milioni di lavoratori nel settore privato sono in attesa di un adeguamento delle loro buste paga: alcuni da sei mesi, altri da anni.

“Nella sanità privata ad esempio – dice Landini – il contratto è scaduto da 12 anni, c’era già una pre-intesa, poi Confindustria ha deciso di non firmarlo. Mesi fa dicevamo che erano i nuovi eroi, adesso si sono già scordati tutti. Questo è uno scandalo”.

“Anche nell’alimentare – prosegue Landini – Confindustria ha posto un veto, perché non vogliono aumentare i salari. Rinnovare i contratti, però, non è solo questione salariale, ma anche di diritti. Ed è venuto il momento di una legge sulla rappresentanza, visto che sono aumentati i contratti pirata, cioè firmati da soggetti che non hanno rappresentanza, che servono per abbassare salari e diritti. La legge deve misurare questa rappresentanza e dare validità generale ai contratti”.

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