L’analisi. L’Italia dei numeri che non vanno. L’itala cresce 5 volte meno degli altri paesi

Fammoni (Fondazione Di Vittorio) a RadioArticolo1: Quello che colpisce nel report del Fmi Š che l’Italia cresce cinque volte meno degli altri paesi. Manovra aggiuntiva: Non sottrarre risorse a sviluppo e famiglieSull?Italia Š appena piovuta la doccia fredda del Fmi: il paese cresce poco e comunque cinque volte meno degli altri paesi. ?Quello che colpisce nel report non Š tanto il fatto che il paese crescer… poco nei prossimi due anni ? che il governo avesse sovrastimato la crescita era evidente ?, ma la differenza con il resto dell?Europa e del mondo. C?Š una ripresa in atto, che non riguarda per• l?Italia e le distanze tra noi e gli altri dunque si acuiscono: questo Š un grosso problema?. Cos Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio, a RadioArticolo1.Prevedibile, per Fammoni, anche la richiesta che arriva da Bruxelles di una manovra aggiuntiva: ?C?era stata una sospensiva in vista del referendum, ma gi… prima del referendum pi— volte dall’Europa ci avevano detto che c’erano dei problemi rispetto ai parametri europei?. Il punto Š: sono giusti o sbagliati questi richiami? ?? sbagliata l’austerit…, Š sbagliato il meccanismo di conteggio che viene fatto, per• questa Š la situazione delle regole attuali. E allora, come abbiamo sempre detto, la soluzione non Š chiedere ogni volta la possibilit… di qualche sforamento rispetto ai parametri, ma cambiare i parametri?, spiega il dirigente Cgil, secondo il quale la questione di fondo Š che gli investimenti produttivi rimangano fuori dai parametri del Fiscal Compact. Insomma, l’Italia deve essere protagonista nell’avanzare una proposta che coinvolga altri paesi e che punti a cambiare alcuni paradigmi attuali nel Fiscal Compact?.Resta il fatto che, se le cose non cambiano, il governo deve trovare 3 miliardi di euro. ?Non sarebbe una scelta semplice ? ammette Fammoni ?. Saremo comunque totalmente contrari a qualsiasi ipotesi di taglio alle voci relative allo sviluppo o relative alle persone e alle famiglie. tre miliardi nelle pieghe del bilancio dello Stato sono una cifra importante, ma la si pu• trovare tagliando spese improduttive?.Anche i dati sul lavoro non sono buoni: ?Dopo la sbornia legata agli incentivi ? riprende il sindacalista ? nel 2016 c?Š stato un forte aumento dei precari. Gli incentivi ci sono anche stati quest?anno, ma sono passati da 8 a 3.000 euro per persona, evidentemente non sufficienti per le aziende. E cos, mese dopo mese si Š bloccato il meccanismo della crescita occupazionale. Un tasso di disoccupazione al 11,9 per cento Š un dato molto alto, siamo due punti oltre la media europea, il che lascia presagire che neanche nei prossimi due anni scenderemo sotto la soglia del 10%?. ?Ricordo ? aggiunge ? che nel 2008 quando Š iniziata la crisi l’Italia avevo una disoccupazione attorno al 6%?. da rassegna.it

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