La scomparsa di Giovanni Berretti uno dei superstiti della strage di Sant’Anna di Stazzema

Aveva solo 5 anni quando i nazifascisti accerchiarono il paese il 12 agosto 1944

E’ scomparso a 82 anni Giovanni (Giancarlo) Berretti superstite della strage di Sant’Anna. Aveva solo 5 anni quel drammatico 12 agosto 1944, quando i nazifascisti accerchiarono il paese di Sant’Anna per uccidere oltre 500 civili. Giancarlo Berretti lavorò per oltre 20 anni nelle vicine miniere del paese e contribuì alla realizzazione dell’attuale strada che porta a Sant’Anna di Stazzema. Tra i pochi superstiti che scelse di vivere a Sant’Anna insieme alla moglie Leopolda Bartolucci, anche lei superstite, con la quale si è sempre impegnato a coltivare la memoria della strage e a mantenere vive le tradizioni del paese, come i festeggiamenti per la santa patrona. Lo scorso 2 giugno, il sindaco Maurizio Verona gli aveva conferito la cittadinanza benemerita del comune di Stazzema data a tutti i superstiti ancora in vita. Il sindaco Maurizio Verona, esprime il cordoglio per la scomparsa di Giancarlo Berretti: “Sono molto addolorato, Giancarlo viveva a Sant’Anna e la sua presenza qui, la sua partecipazione discreta e riservata, quanto costante e assidua, alla vita del paese, era per tutti noi un profondo piacere. Alla famiglia Berretti va tutta la nostra vicinanza e un forte sentimento di partecipazione al dolore per la scomparsa del loro caro”. La cerimonia funebre si svolgerà questo pomeriggio alle 16 nella chiesa di Sant’Anna di Stazzema; il feretro sarà poi tumulato nel cimitero del paese.

 “A nome mio e di tutta la Toscana esprimo sentito cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Giovanni Berretti. Anche grazie al suo esempio, proseguirà il nostro impegno per la memoria e per rendere la Toscana sempre più libera e democratica”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha accolto la notizia della morte di Giovanni Berretti. “Perdiamo – dichiara l’assessore alla Cultura della Memoria Alessandra Nardini – un testimone prezioso di una delle pagine più orribili della nostra storia che ha dato sempre il suo contributo per dire a tutti noi che non dobbiamo dimenticare”
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