La Regione Toscana taglia parte salario dipendenti per pagare staff organi politici, protesta Fp Cgil

La Regione Toscana taglia parte del salario dei dipendenti per pagare gli staff agli organi politici, protesta la Fp Cgil: “I costi della politica pagati dai lavoratori dell’ente, proprio un bel regalo di Natale. Remunerare chi lavora è un dovere ma non a discapito di altri. Ci siamo battuti affinché non si arrivasse a questa tragica soluzione, avvieremo a breve un’azione legale contro l’amministrazione regionale e siamo pronti a ogni forma di mobilitazione”.
Aggiunge la sigla sindacale: “Se la politica vuole avere le strutture di supporto che se le paghi, non possono essere i dipendenti regionali a farlo. Si arrivi ad un immediato ripensamento sulle scelte fatte e si intraprendano, nella correttezza, soluzioni che riconoscano il diritto di chi lavora senza penalizzare tutto il personale dell’ente”.
La Rsu proclama lo stato di agitazione

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità la Proposta di Legge n.160, con la quale il costo del personale di staff agli organi politici passa dal Bilancio al fondo dei lavoratori dell’Ente Regione.
Questo significa che i lavoratori di Regione Toscana si vedranno tagliare una parte del proprio salario, circa mille euro annui, per coprire i costi del personale chiamato a supporto della politica.
Si tratta di 172 addetti per Giunta e Consiglio, di cui solo 40 sono dipendenti di Regione Toscana assunti con regolare concorso pubblico, gli altri 132 sono capi di gabinetto, portavoce, responsabili delle segreterie, assunti a chiamata diretta della politica.
Il costo è di 5 milioni e 690 mila euro sul Bilancio di Regione Toscana, tra stipendio base e indennità varie.
La Corte dei Conti è intervenuta a luglio scorso con un pesante giudizio sul Bilancio 2021, contestando per queste figure, in assenza di una norma nazionale specifica per le Regioni, l’attribuzione del costo del salario accessorio, pari a 2 milioni e 200 mila euro, al Bilancio piuttosto che al fondo di tutti i dipendenti.
Come ha reagito Regione Toscana?
Invece di sostenere un contraddittorio con la Corte ed insieme improntare una decisa azione politica in sede nazionale per sanare un vuoto normativo che penalizza le Regioni a scapito di Ministeri e Enti Locali, ha scelto alla fine la via più facile. Si risparmiano due milioni dal Bilancio della Regione e si fanno pagare a tutto il personale della Regione. Ogni dipendente dovrà rimetterci una parte consistente del proprio salario. Proprio un bel Regalo di Natale.
Come Funzione Pubblica Cgil da luglio ci siamo battuti affinché non si arrivasse a questa tragica soluzione, avvieremo a breve un’azione legale contro l’Amministrazione Regionale e sosterremo ogni forma di mobilitazione insieme alla Rsu e alle altre organizzazioni sindacali, se necessario fino allo Sciopero.
Pagare chi lavora è un dovere ed è legittimo che venga fatto secondo le norme ma non a scapito di altri dipendenti. Se la politica vuole avere le strutture di supporto che se le paghi, non possono essere i dipendenti regionali a farlo con i loro soldi.
Siamo pronti a confrontarci in qualsiasi momento, a partire dagli organi politici della Regione, affinché si arrivi ad un immediato ripensamento sulle scelte fatte e si intraprendano, nella correttezza, soluzioni che riconoscano il diritto di chi lavora senza penalizzare tutto il personale di Regione Toscana.

Firmato: Fp Cgil Toscana

LA RSU PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE

Lo stato di agitazione è dichiarato in conseguenza dell’approvazione di una serie di atti che imputano al fondo del salario accessorio del comparto spese relative al personale di supporto agli organi politici e di governo di Giunta e Consiglio, in spregio al CCNL Autonomie locali, agli accordi decentrati in essere a livello di Ente e a qualsiasi forma di confronto con le rappresentanze sindacali.
E’ opportuno ricordare che lo stato di agitazione è proclamato su preciso mandato dei lavoratori riunitisi in assemblea il 20 dicembre 2022 preso l’auditorium del Consiglio Regionale, durante il quale è stato approvato all’unanimità il documento che alleghiamo, con il quale veniva richiesto di sospendere l’approvazione della Pdl 160/2022 in attesa di un confronto con le rappresentanze sindacali.
L a RSU chiede quindi che siano eliminate le disposizioni della Pdl 160/2022, approvata il 21/12/2022 laddove stabilisce che il trattamento accessorio del personale dello staff politico di giunta e consiglio sia imputato al fondo del salario accessorio del personale del comparto della Regione Toscana a decorrere dal 2022 e che siano restituiti i fondi sottratti al fondo con il decreto citato.
Queste disposizioni imputano le spese della politica sul fondo del personale dipendente del comparto, e questo è inaccettabile e illegittimo.

Rsu Regione Toscana

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