LA POLITICA PASSI DAL CHI” AL “COSA” IL PAESE NON PUO PIU ASPETTARE”

Il sistema industriale ? al collasso. La disoccupazione aumenta, soprattutto quella giovanile. Il fisco soffoca i contribuenti onesti. Lavoratori e pensionati devono alzare le barricate per difendere i propri redditi. Tutte emergenze che la Cgil da tempo denuncia e per le quali propone proposte concrete ai governi. In tutto questo, la politica ? concentrata, come sempre pi? spesso accade, su chi debba stare al comando piuttosto che su cosa va fatto quando si ? al comando. E, mentre si attendono i nomi o un po’ di gossip sui nuovi potenti, il Paese aspetta, e con lui dovranno ancora aspettare le centinaia di tavoli di crisi industriale, i cittadini che ancora non hanno capito quali tasse pagare e come pagarle, la gente che aspetta gli ammortizzatori sociali. Prima, infatti, c’? il Palazzo e le sue esigenze, dal totoministri al totosottosegretari. Ma il punto non ? ?chi? governa: il punto ? quali sono i programmi, i contenuti, gli obiettivi, insomma il senso di un esecutivo. Lo scorso dicembre come Cgil abbiamo manifestato nelle piazze contro la Legge di Stabilit? varata dall’esperienza di governo che si ? appena conclusa. Sono passati due mesi e i problemi restano sempre tutti sul tavolo, anzi probabilmente si sono addirittura acuiti. Adesso il punto di non ritorno si avvicina, e l’auspicio ? che la politica se ne accorga prima, non quando diventa troppo tardi. Per quanto ci riguarda, valuteremo ogni esecutivo sulla discontinuit? rispetto al passato e su quanta importanza sar? data al lavoro: come si crea, come si difende, come ci si investe.

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