La parola fine alla storia della Cotto Pratigliolmi: fallita
I sindacati hanno chiesto un incontro al curatore fallimentare. Oltre 50 posti di lavoro perdutiFallita. Il Tribunale di Arezzo ha scritto la parola fine alla storia della Cotto Pratigliolmi di Faella. La sentenza stata depositata e i sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno gi chiesto un incontro al curatore fallimentare. La storia della fornace era iniziata nel 1961, aveva conosciuto fasi di sviluppo ma nel luglio dello scorso anno si era registrata, con la messa in liquidazione, il penultimo atto di una lunga crisi. Adesso l?epilogo con 52 lavoratori che hanno perduto l?occupazione e che, ad oggi, non hanno nemmeno la certezza di poter continuare ad usufruire, fino alla sua conclusione e cio al febbraio 2020, della cassa integrazione speciale.?Quello che abbiamo registrato non stato un epilogo inatteso ? commentano Conti, Pittarello e Calemme dei sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. In questi mesi abbiamo avuto incontri con le istituzioni: dal Comune di Castefranco Pian di Sc alla Regione Toscana alla Prefettura di Arezzo. Abbiamo tentato di contrastare un declino che si materializzato prima con la messa in liquidazione e poi con l?apertura delle procedure di licenziamento per tutti gli addetti. Adesso il Tribunale di Arezzo ha scritto la parola fine. Con il curatore fallimentare vedremo di garantire il rispetto di tutti i diritti dei lavoratori e ci auguriamo che l?attivit , con una nuova propriet , possa riprendere. Purtroppo, ad oggi, questa solo una speranza. La realt un?azienda che chiude e un altro colpo che viene assestato all?occupazione e all?economia del Valdarno, nonch ad un settore, quello delle costruzioni, in crisi sempre pi grave con un crollo occupazione che ormai arrivato al 50%?.