LA MANOVRA IN PILLOLELa scelta del governo relativa all’introduzione dei ticket sanitari e’ una scelta sbagliata e dannosa, ed ancora una volta si scaricano i costi della manovra sui pi deboli e di fatto siÿ introduce una tassa sulla salute dei cittadini.Ancora una volta il governo ha scelto di non scontentare nessuno tagliando a tutti nella stessa proporzione, attraversoÿ i famosi tagli lineari.Dietroÿ questa scelta pero’ c’e la messa in discussione del diritto alla salute sancito dall’art.32 della Costituzione (), e con questo la volont di favorire la Sanita’ privata.Infatti, e’ la prima volta cheÿ un ticket sulla specialistica produce effetti distorsivi a favore del settore privato, e naturalmente lo spostamento dell’attivit verso il privato vanifica l’obiettivo di aumento delle entrate da ticket sul quale punta la manovra.E, se possiamo dire, diminuisce di fatto la copertura assistenziale garantita oggi dalla Sanit pubblica a favore dei non esenti.Anche questo e’ un modo implicito per ridurre i livelli di assistenza favorendo la graduale fuoriuscita dal Servizio Sanitario Nazionale di alcune categorie di cittadini con riguardo ad un settore, la specialistica ambulatoriale, sulla quale gli appetiti sono molti.La Regione Toscana ha deciso di congelare l’applicazione del super ticket e di ricercare altri strumenti a copertura della minore entrata di circa 35 milioni di euro. E’ evidente che siamo disponibiliÿ a ricercare insiemeÿ misure alternative per far fronte a questo mancato introito, evitando comunque di far pagare il prezzo ai cittadini meno abbienti.La manovra, inoltre, attraverso la delega fiscale, mette in discussione il welfare state:ÿ infatti, tutti I fondi nazionali sono gi ÿ stati tagliati,(Fondo non autosufficienza, asili nido, casa, ecc.)ÿ e quindi il Governo passer alla messa in discussione dei diritti soggettivi, come le pensioni di reversibilit , di invalidit , e l’accompagnamento, tutto questo nella logica del Libro bianco.Tutto questo esattamente l’opposto di ci che si sta facendo in Toscana, e proprio il 22 luglio i sindacati dei pensionati e le Confederazioni unitariamente hanno sottoscritto con la Regione Toscana un protocollo d’intesa nel quale, nonostante la crisi e i pesanti tagli da parte del governo sia sul versante sanitario, che sociale, si mantiene inalterato il modello di protezione sociale e sanitario della Regione, a favore della parte pi debole della popolazione.L’accordo infatti riconferma gli 80 milioni di euro da destinare alÿ Fondo per la non autosufficienzaÿ e ribadisce il metodo concertativo per tutta la legislatura su materie come: politiche dellaÿ casa , politiche per la famiglia,ÿ prevenzione della disabilit , assistenza domiciliare ecc., tutte questioni che interessano la popolazione anziana, e con essa le loro famiglie.A dimostrazione che insieme alla battaglia contro gli sprechi, per l’efficienza e laÿ razionalizzazione dei costi si pu percorrere una strada alternativa, che considera il welfare e la sant non fattori puramente di costo, ma un prezioso investimento per un sviluppo di qualit in un clima di coesione sociale.Dalida Angelini – Segreteria Cgil Toscana() Art. 32 Costituzione ItalianaLa Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivit , e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno pu essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non pu in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
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