La Cgil Toscana e le Camere del lavoro lanciano un appello per regolarizzare i lavoratori stranieri

ÒRegolarizziamoli, subito!Ó: la Cgil Toscana e i coordinamenti immigrazione di ogni Camera del lavoro lanciano un appello a favore della regolarizzazione dei lavoratori stranieri. ÒGli stranieri irregolari vanno regolarizzati perchŽ sono una parte importante del nostro Paese, perchŽ sono persone che svolgono ruoli imprescindibili in economia (dall’agricoltura all’edilizia, dalla cura alla persona alla manifattura) e soprattutto perchŽ hanno speranze e ambizioni di rendere migliori le loro viteÓSono anni che chiediamo un concreto superamento della Legge Bossi-Fini. Dopo anni in cui i governi che si sono succeduti hanno pensato solo a stringere le maglie e rendere pi difficile la presenza straniera in Italia, accogliamo con favore l’apertura verso una ÒsanatoriaÓ.I 600 mila lavoratori e lavoratrici presenti in modo irregolare in Italia sono un ferita aperta per la nostra comunitˆ. Sono nostri compagni e colleghi di lavoro gravemente sfruttati su cui per˜ poggia un pezzo importante della produzione del valore. E su cui poggia gran parte dell’illegalitˆ diffusa e della criminalitˆ organizzata veri problemi per il sistema economico e sociale anche toscano.Gli stranieri irregolari non vanno regolarizzati solo perchŽ lo chiedono imprese che con il Coronavirus si sono trovate scoperte di manodopera. O perchŽ fanno lavori che gli italiani non vogliono fare. Chiediamo di regolarizzarli tutti perchŽ sono una parte importante del nostro Paese, sono persone non solo che svolgono ruoli imprescindibili in economia (dall’agricoltura all’edilizia, dalla cura alla persona alla manifattura), ma soprattutto perchŽ hanno speranze e ambizioni di rendere migliori le loro vite. Le loro speranze sono quelle della Cgil: un mondo pi giusto, privo di sfruttamento e libero dal bisogno.Chiediamo un nuovo modello di sviluppo, regolarizzare chi per anni  rimasto sfruttato e senza voce non pu˜ che essere il primo passo. Se il Governo lo farˆ, l’Italia diventerˆ per tutti un Paese migliore.Per questo serve un provvedimento serio e coraggioso che non abbia limiti temporali o di settori di lavoro, in modo da abbattere efficacemente il fenomeno del lavoro nero e del caporalato.Maurizio Brotini – CGIL ToscanaSimone Porzio Ð Responsabile Coordinamento immigrazione CGIL ToscanaPer i Coordinamenti immigrazione della Camere del lavoro toscane:Luca Gabrielli Ð CGIL ArezzoGianluca Lacoppola Ð CGIL FirenzePier Paolo Micci Ð CGIL GrossetoPatrizia Villa Ð CGIL LivornoMaria Rosaria Costabile Ð CGIL LuccaAlessio Menconi Ð CGIL Massa e CarraraTania Benvenuti Ð CGIL PisaEmiliano Silvestri Ð CGIL PistoiaManuela Marigolli Ð CGIL PratoCristina Pascucci Ð CGIL Siena

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