La Cgil Toscana a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori Mps. Il 26/7 presidio al Mef

“Mps è una delle prime banche del paese, va difesa nella sua interezza concordando col decisore europeo un prolungamento dei tempi di uscita dello stato, senza perseguire operazioni di mercato sbrigative, che distruggerebbero una storia e una presenza importante anche in rapporto al sostegno dell’economia in modo particolare in Toscana”.

La Cgil Toscana sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Mps a difesa dell’integrità del gruppo, delle sue funzioni, dell’occupazione e della condizione dei lavoratori.
Il Governo deve rispondere alle preoccupazioni dei dipendenti che da tempo attraverso tutte le proprie organizzazioni sindacali, hanno chiesto al Mef ( azionista di riferimento) un incontro per comprenderne le strategie senza ottenere risposta.
Una posizione inaccettabile tanto più quando ogni giorno, nella discussione pubblica si assiste a ipotesi o speculazioni tutte a saldo negativo per lavoratori e territorio.
Mps è una delle prime banche del paese, va difesa nella sua interezza concordando col decisore europeo un prolungamento dei tempi di uscita dello stato, senza perseguire operazioni di mercato sbrigative, che distruggerebbero una storia e una presenza importante anche in rapporto al sostegno dell’economia in modo particolare in Toscana.
Servono risposte a 22.000 lavoratori dei quali ricordiamolo oltre 5.000 nella nostra regione.
Cgil Toscana
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Il presidente Giani al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Mps

“La Regione apprezza e sostiene le legittime istanze dei lavoratori a difesa dell’occupazione e del futuro di uno dei primi gruppi bancari del Paese”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena.

“Grazie alla Fondazione MPS – prosegue Giani – il bilancio del Monte dei Paschi ha oggi 3,8 miliardi di problemi in meno. Per noi questo contributo determinante della Fondazione va speso tutto a difesa dei posti di lavoro e della permanenza della banca sul  territorio. La prova di responsabilità della Fondazione MPS nel cancellare il contenzioso legale con MPS deve valere innanzitutto come una garanzia primaria per i 22.000 dipendenti della banca”.

“In Toscana – conclude – continueremo perciò a lavorare senza risparmio, ancora più uniti, istituzioni e sindacati, con l’unico obiettivo di tutelare il futuro del Monte e il rapporto indissolubile con il suo territorio.
Siamo convinti che questo scenario più favorevole agevoli anche l’impegno del Governo e del MEF a salvaguardare MPS da ogni ipotesi di smembramento del suo patrimonio pubblico. La banca va difesa nella sua interezza. Negli ultimi 2 anni gli scenari sono stati stravolti e oggi vanno concordati con l’Europa tempi ragionevoli per l’uscita dello Stato, contrastando operazioni di mercato che cancellerebbero una storia e un radicamento storico insostituibile per l’economia toscana. Merita sostegno e apprezzamento ogni iniziativa che va in questa direzione, come il presidio promosso lunedì prossimo dai sindacati di fronte al MEF”.
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FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN
Coordinamenti Banca Monte dei Paschi Siena S.p.A.

L’ORA DELLA RESPONSABILITÀ
Le continue indiscrezioni sulle sorti della Banca e del Gruppo Monte dei Paschi alimentano un dibattito mediatico senza fine sui possibili scenari riguardanti il consolidamento del sistema creditizio domestico, che rischia di porre in secondo piano il costo sociale che un’operazione relativa al futuro assetto aziendale potrebbe provocare, se non attentamente gestita.
Per questo motivo, isindacati intendono portare nuovamente l’attenzione sulle Lavoratrici e sui Lavoratori del Monte dei Paschi, ribadendo che qualunque ipotesi inerente il futuro del Gruppo non potrà che avere come punti fermi la totale salvaguardia dei livelli occupazionali, normativi e salariali del Personale, il mantenimento dell’integrità societaria ed organizzativa del Gruppo e la conservazione dell’attuale insediamento territoriale della Banca, al fine di garantire il ruolo del Monte quale imprescindibile punto
di riferimento per il sostegno all’economia del Paese, a servizio di famiglie ed imprese,
ancora più necessario in previsione delle risorse messe a disposizione dal PNRR.
Per tutte le ragioni sopra citate, da diversi mesi abbiamo chiesto – e continuiamo a chiedere – all’Esecutivo ed al MEF, in qualità di Azionista di Maggioranza, di farsi garanti del percorso di risanamento, di ricapitalizzazione e di normalizzazione del nostro Istituto di credito, mediante un processo indirizzato a negoziare con le Autorità Europee competenti il superamento dei vincoli codificati nel Piano di Ristrutturazione 2017-2021, anche attraverso il prolungamento del termine di permanenza dello Stato nel capitale della Banca, sino al raggiungimento di una situazione di equilibrio, necessaria per il rilancio del Gruppo.
In occasione della pubblicazione del risultato finale sugli Stress Test, richiamiamo quindi ancora una volta il MEF ad una specifica ed ulteriore assunzione di responsabilità, affinché vengano assicurate alle Lavoratrici ed ai Lavoratori del Gruppo MPS le opportune garanzie per il proprio futuro professionale e personale, all’interno di una realtà creditizia chiamata comunque a realizzare profondi cambiamenti strutturali.
Le OO.SS. del Monte dei Paschi continueranno per questo a vigilare sulle future evoluzioni dello scenario strategico della Banca, chiedendo l’apertura di un tavolo di confronto negoziale indirizzato a valorizzare il contributo e le proposte del Sindacato, con riferimento alla stabilità ed alla continuità aziendale e di Gruppo.
Per questo, in rappresentanza delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, una delegazione delle Organizzazioni Sindacali aziendali il giorno 26 luglio – dalle ore 11 alle ore 13 – si riunirà in presidio a Roma sotto la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Le Segreterie di Coordinamento
Banca Monte dei Paschi Siena

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