Un nuovo caso di violenza efferata contro una donna anche nella nostra provincia, solo per una fortunata combinazione non stata uccisa ma versa comunque in gravi condizioni.Evidentemente le azioni messe in atto finora contro i soprusi sulle donne non bastano, occorre una strategia complessiva delle politiche di genere che coinvolga istituzioni e societ civile, scuola e media, per eliminare le discriminazioni nel lavoro e nella societ , le disuguaglianze sempre maggiori, i pregiudizi, il sessismo e gli stereotipi, che costituiscono il maggior ostacolo al raggiungimento della parit di genere e alimentano la brutalit .Non pi sufficiente che le istituzioni facciano opera di sensibilizzazione contro la violenza, occorre che vengano messe in atto politiche adeguate e finanziate, in modo che nessuna donna debba pi morire per mano di un uomo. Siamo di fronte ad una strage e, soprattutto quando ci sono gi evidenze di disagio, non fermarla significa il fallimento dello Stato.CGIL Siena
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