Kme: Uilm, luned il coordinamento nazionale a Fornaci Barga ‘Fare luce sulle strategie aziendali: tornare subito a cr

Dopo la richiesta di incontro avanzata a Kme Italy unitariamente da Fim Fiom e Uilm riteniamo importante la tempestiva convocazione del Coordinamento nazionale per luned 18 febbraio a Fornaci di Barga (Lucca). Consideriamo questo appuntamento molto utile per fare chiarezza sulle ultime scelte strategiche del Gruppo Kme, a partire dal probabile accordo di cessione del settore barre di ottone, in cui rientra anche lo stabilimento di Serravalle Scrivia, e per le eventuali nuove acquisizioni. Cos,in una nota, Giacomo Saisi, segretario responsabile Uilm Area Nord Toscana. Crediamo che da queste scelte aziendali possa passare gran parte del futuro della Kme che, se vuole uscire dalla crisi che ormai l’attanaglia da anni, deve portare avanti un piano industriale che miri al rilancio e allo sviluppo dello stabilimento fornacino, a partire dagli investimenti previsti nell’accordo sindacale firmato il 22 ottobre 2018 – ha ripreso -. E’ ormai pi— di 10 anni che si parla solo di accordi difensivi, uscite volontarie e utilizzo massiccio di ammortizzatori sociali, che hanno avuto l’obbiettivo di salvaguardare quanto pi— possibile l’occupazione. Nonostante ci•, ancora oggi Kme Italy con i suoi 550 dipendenti Š la fabbrica metalmeccanica pi— grande della provincia di Lucca ma se guardiamo indietro e torniamo a dieci undici anni fa in azienda lavoravano pi— di 900 persone: il dato che salta subito all’occhio Š che ipoteticamente in questo lasso di tempo Š stato chiuso l’equivalente del secondo stabilimento pi— grande della provincia – ha ripreso Saisi -. Siamo arrivati al punto che ci vuole un inversione di tendenza Š il momento in cui l’azienda deve svoltare con un piano di rilancio che miri a creare posti di lavoro, dobbiamo far s che si torni a fare investimenti e accordi espansivi, ma soprattutto a parlare di nuove assunzioni. Un rilancio definitivo della Kme non fa bene solo a chi ci lavora ma giova a tutto il territorio. Per questo Š fondamentale che anche le istituzioni politiche locali e nazionali rimettano al centro dei loro programmi il lavoro, ha concluso Saisi.(ANSA).

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