Jobs act: lavoratori della Lucchini in catene per protestaVestiti da schiavi, 24 ore per dire no a riforma del lavoro

Tute bianche a righe nere, catene ai polsi a simboleggiare la schiavit—, circondati da cartelli con scritto ‘Art.18 tagliato, lavoratore incatenato’, ma anche ‘Lucchini, nemmeno un posto di lavoro pu• essere perso’ e ‘Piombino deve tornare a produrre acciaio’. E’ cominciato cos, a mezzanotte di oggi, il presidio di 24 ore messo in scena su un’aiuola all’ingresso di Piombino (Livorno) di 12 lavoratori, dipendenti della Lucchini, della Magona Arcelor Mittal, della Sol e delle ditte appaltatrici, vestiti da ‘schiavi’, per dire no alla riforma del lavoro del governo Renzi in Senato. La protesta ha gi… attirato un po’ di gente – racconta l’operaio della Lucchini Paolo Francini, dopo la prima veglia notturna – molta di pi— dell’ultima volta, quando feci sempre qui lo sciopero della fame per la vicenda Lucchini. Una partecipazione superiore, che evidenzia come sul tema dei diritti dei lavoratori ci sia un interesse esteso: e qui non Š che Renzi se la pu• cavare con una scrollata di spalle. Come facemmo nel 2002 con Berlusconi, vogliamo impedire lo stravolgimento dello statuto dei lavoratori, chiedendo che si arrivi allo sciopero generale e se necessario a un referendum.(ANSA).

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