La denuncia della Filcams. Se in un cambio di appalto, come spesso avviene, saranno riassunti dalla stessa azienda, potranno ritrovarsi con un nuovo contratto a tutele crescenti perdendo il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificatoUn mercato pi selvaggio e a rischio illegalit per i lavoratori in appalto (pulizie, ristorazione collettiva e commerciale, vigilanza). Lo afferma la Filcams Cgil commentando i contenuti del Jobs Act. Nel passaggio da un appalto a un altro, infatti, qualora la riassunzione avenisse nella stessa azienda quei lavoratori si troveranno con ogni probabilit un nuovo contratto a tutele crescenti, senza pi il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato.Per il sindacato del terziario non si pu tacere il fatto che non tutti i ‘vecchi’ assunti sono stati messi in salvo. Il legislatore all’articolo 7 sembra solo preoccuparsi di legare alla reale durata del servizio del lavoratore sull’appalto l’eventuale risarcimento economico, dando per scontato che nelle stazioni appaltanti non esistano anzianit e diritti acquisiti.Se cos fosse – la norma si presta a qualche interpretazione – saremmo di fronte all’ennesima discriminazione verso lavoratrici e lavoratori che gi operano spesso in condizioni difficili, essendo sempre pi frequenti i casi in cui gli appalti si rivelano terra di nessuno, esposti ad illegalit e violazioni dei diritti individuali e collettivi.La Filcams Cgil ritiene necessario che negli imminenti passaggi alle commissioni di Camera e Senato si ponga rimedio a questa ulteriore stortura, ripristinando garanzie minime alle decine di migliaia di addetti coinvolti. Qualora ci non succedesse – prosegue la nota – non lasceremo nulla di intentato per tutelare i lavoratori che operano in appalto, dalla mobilitazione alle azioni legali e vertenziali.Troppo spesso – osserva il sindacato – le lavoratrici e i lavoratori terziarizzati vengono vissuti dalle imprese come un surplus di cui poter fare a meno. Renderli anche pi facilmente licenziabili significa consolidare il principio che essi non appartengono alle imprese, in barba ad ogni valore di responsabilit sociale, ma soggiacciono solo a leggi di un mercato divenuto, per gli effetti della crisi, sempre pi selvaggio. da rassegna.it
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