Il problema nel nostro Paese che i salari reali sono troppo bassi. Il loro valore deve aumentare. A dirlo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, intervistato oggi (venerd 15 marzo) dal Corriere della Sera: Bisogna che i contratti nazionali tornino a far crescere i salari. Ma serve anche un intervento fiscale: necessario ridurre il peso delle tasse sul lavoro dipendente e sui pensionati, aumentando le detrazioni e rivedendo il sistema della aliquote. Landini evidenzia anche che a tutte le persone che lavorano devono essere garantiti i diritti. Non c’ solo il salario, ci sono anche altri istituti come ad esempio le ferie e la malattia. La strada migliore dare validit erga omnes ai contratti nazionali che permetterebbero di considerare i trattamenti economici e normativi complessivi e di essere pi aderenti alle diversit di settore.Il segretario generale della Cgil ha poi ricordato che il Movimento 5 stelle aveva nel programma elettorale il ritorno dell’articolo 18. Questo confronto col governo potrebbe affrontare il tema comune di come si costruisce un nuovo statuto dei diritti, che dia tutele anche a quelli che non ce l’hanno, come i rider e i tanti altri sfruttati. A questo proposito Landini ricorda infine che la Cgil ha depositato in Parlamento una proposta di legge con un nuovo statuto dei lavoratori che prevede anche il ripristino delle tutele. E soprattutto stabilisce come i diritti siano in capo alla persona, non al rapporto di lavoro. Il che vuol dire aprire la strada a tutele reali anche alle partite Iva. da rassegna.it
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