Istat: Re David, Italia già debole, pandemia disastro

“Non c’è dubbio che questo Paese in questi ultimi 20-30 anni si sia fortemente indebolito”, e adesso il Covid “ha prodotto un disastro personale e sociale che conosciamo e che stiamo vivendo tutti”. Lo ha affermato, ieri pomeriggio,  Francesca Re David, segretaria generale della Fiom-Cgil, commentando a margine di un dibattito a Firenze i risultati del rapporto annuale Istat. “Le disuguaglianze sociali sono aumentate enormemente- ha proseguito – è mancata totalmente un’idea di politiche industriali, si è cercato di fare cassa per risanare il debito dove è più facile farla, tagliando le pensioni, lo stato sociale, la sanità, e si è visto in questa pandemia che cosa ha significato tagliare la sanità, quella vicina ai cittadini”. Dunque, ha aggiunto Re David, “chi era più ricco è diventato sempre più ricco. Gli industriali hanno investito soprattutto in finanza. Abbiamo perso il 25% della capacità produttiva installata negli anni della crisi finanziaria. Lo Stato ha dato soldi alle imprese, ma senza nessun vincolo sociale”. (ANSA).
Mes: Re David, con Recovery fund risorse per il bene comune
“Riteniamo che vadano utilizzate” le risorse di Mes e Recovery fund, perché “sono soldi dei cittadini italiani ed europei, non sono soldi che cadono dal cielo, sono i soldi delle nostre tasse, e vogliamo che vengano utilizzati per il bene comune”. Lo ha affermato Francesca Re David, segretaria generale della Fiom-Cgil, a Firenze. Per Re David “c’è una enorme quantità di di denaro che si può spendere” e quindi “si tratta di capire come si usano queste risorse per cambiare totalmente modello, perché lo Stato reintervenga nell’industria, indirizzandola verso un’industria ambientalmente e socialmente sostenibile, e verso un’industria che sia in grado di concorrere sulla qualità nei mercati; e bisogna che investa anche in welfare, in sanità, in servizi, e sulle persone”. Tuttavia, secondo la leader Fiom, “Confindustria sembra andare in tutt’altra direzione, e il Governo, anche in questa fase in cui si ragiona sul ‘che fare’, pensa che il ‘che fare’ non riguardi i sindacati. Pensiamo invece sia necessario che i lavoratori e le lavoratrici che hanno tenuto insieme questo Paese nei mesi della pandemia abbiano voce in capitolo”. (ANSA).

Whirlpool: Re David, chiusura fabbrica Napoli inaccettabile
La chiusura della Whirlpool di Napoli “noi crediamo che sia inaccettabile: va rovesciata la logica per cui le multinazionali possono venire, prendere poi decidere”. Lo ha affermato Francesca Re David, segretaria generale della Fiom-Cgil, parlando della vertenza Whirlpool (N.d.R.: una unità produttiva anche nele senese) a margine di un dibattito a Firenze. “La Whirlpool – ha proseguito – è un’azienda multinazionale che ha fatto un accordo a livello ministeriale un anno fa in cui confermava tutti gli stabilimenti, altrimenti quell’accordo non ci sarebbe stato, e poi ha annunciato la chiusura di Napoli non perché sia in crisi, ma per logiche di delocalizzazione, logiche finanziarie da parte dell’impresa”. Chiusura che, ha sottolineato Re David, “non è accettabile dopo aver preso qualche mese prima i soldi per rafforzare la presenza in Italia”. In questo momento, ha aggiunto inoltre la leader della Fiom, “l’elettrodomestico sta facendo volumi la Whirlpool ha bisogno di 3-400 lavoratori su Varese: certo fanno un altro prodotto, ma il mercato sta andando in modo molto forte”. (ANSA)

Pulsante per tornare all'inizio