Istat Occupazione: cresce solo quella degli uomini

I dati relativi al mese di marzo descrivono un incremento del lavoro che Š tutto al maschile. Calano invece i lavoratori dipendenti con contratti stabili. Federconsumatori: ?Dimezzando la disoccupazione si avrebbero 40 miliardi in pi— per i consumi?L’occupazione cresce in Italia, ma lo fa poco e male, in maniera squilibrata, soprattutto a danno delle donne e del lavoro stabile. ? questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dagli ultimi dati Istat, diffusi oggi, 2 maggio, e riferiti al mese di marzo 2018. L’istituto di statistica certifica infatti un aumento degli occupati dello 0,3% rispetto a febbraio, pari a 62 mila unit….Ma la ripresa Š tutta imputabile ai lavoratori ?indipendenti? e ai dipendenti ?a termine?, mentre calano leggermente (-2 mila unit…) i dipendenti a tempo indeterminato. Inoltre, l’incremento dell’occupazione Š tutto al maschile (+81 mila occupati), mentre per le donne si registra una contrazione di 19 mila unit….Resta sostanzialmente stabile invece la disoccupazione. A marzo il tasso Š dell’11,0%, quindi sui livelli pi— bassi da settembre del 2012, ma sempre molto al di sopra (5 punti percentuali) dei valori pre-crisi. In numeri reali parliamo di 2 milioni 865 mila persone in cerca di lavoro.L?Osservatorio nazionale Federconsumatori ha calcolato che, se il tasso di disoccupazione si attestasse al 6%, il potere di acquisto delle famiglie registrerebbe un incremento di circa 40 miliardi di euro l’anno. Incremento che sarebbe in grado di rimettere in moto una domanda interna ancora in forte crisi, determinando cos una ripresa della produzione e dando un ulteriore impulso alla crescita occupazionale. da rassegna.itcos in agenziaA marzo occupazione ai massimi dal 2008. E’ quanto rileva l’Istat nei suoi dati provvisori diffusi oggi. La stima degli occupati continua a crescere (+0,3% rispetto a febbraio, pari a +62mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,3% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente). La crescita congiunturale dell’occupazione interessa tutte le classi di et… ad eccezione dei 35-49enni. L’aumento maggiore si stima per i giovani 25-34enni (+0,9 punti percentuali).La crescita, sostiene l’istituto di statistica, Š dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo l’aumento dei mesi precedenti, si registra un calo. Nell’ultimo mese si stima una ripresa degli indipendenti, che recuperano in parte la diminuzione osservata nei primi due mesi dell’anno e, in misura pi— lieve, dei dipendenti a termine, mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti.Su base annua continua l’aumento degli occupati (+0,8%, +190 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda esclusivamente i lavoratori a termine (+323 mila), mentre calano i permanenti (-51 mila) e gli indipendenti (-81 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+391 mila) e, in misura minore, i 15-34enni (+46 mila) mentre calano i 35-49enni (-246 mila). Nell’arco di un anno diminuiscono sia i disoccupati (-4,0%, -118 mila) sia gli inattivi (-1,1%, -150 mila).Nell’arco del primo trimestre 2018, rende poi noto l’Istat, si stima una crescita degli occupati dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (+21 mila). L’aumento interessa gli uomini e tutte le classi di et… ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+66 mila), mentre diminuiscono lievemente i permanenti (-8 mila) e in misura pi— consistente gli indipendenti (-37 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna un lieve aumento dei disoccupati (+0,1%) e un calo degli inattivi (-0,3%, -34 mila).A marzo il tasso di disoccupazione Š rimasto stabile all’11,0%. Il dato Š per• in crescita tra le donne e la fascia di et… tra 35 e 49 anni. Dopo il calo di febbraio, aggiunge l’istituto di statistica, la stima delle persone in cerca di occupazione a marzo registra un aumento dello 0,7% (+19mila). A marzo la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,8% (-104 mila). Il calo riguarda entrambi i generi e tutte le classi di et… ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di inattivit… scende al 34,3% (-0,3 punti percentuali rispetto a febbraio).E’ in calo la disoccupazione giovanile, ai minimi dal 2011. A marzo, rispetto al mese precedente, scende di 0,9 punti percentuali attestandosi al 31,7% nella fascia di et… che va dai 15 ai 24 anni. Su base annua il calo Š stato pari a -4,4 punti percentuali.A marzo si conferma la ripresa dell’occupazione nell’anno in corso, dopo la battuta d’arresto osservata a fine 2017. Un aspetto di rilievo nell’ultimo mese Š la crescita dell’occupazione giovanile (+68 mila occupati 15-34enni). E’ il commento dell’Istat ai dati provvisori diffusi questa mattina su occupati e disoccupati di marzo.La crescita tendenziale si distribuisce per genere e si concentra nei giovanissimi (15-24enni) e soprattutto negli over 50, per effetto sia dell’aumento dell’et… pensionabile sia dei fattori demografici. Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione Š scesa sui livelli della seconda met… del 2012, ancora 5 punti percentuali sopra al livello pre-crisi. Sensibile il calo dell’inattivit…, sia maschile sia femminile, che tocca negli ultimi mesi i livelli minimi, conclude l’istituto di Statistica. (Adnkronos)

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