Istat, nel I trimestre il Pil scende del 5,3% sul precedente e del 5.4% su corrisponente 2109
Nel primo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, diminuito del 5,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% nei confronti del primo trimestre del 2019. Lo ha reso noto l’Istat che ha rivisto al ribasso le stime diffuse lo scorso 30 aprile che indicavano una flessione congiunturale del 4,7% ed una tendenziale del 4,8%.Il primo trimestre del 2020 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in pi rispetto al primo trimestre del 2019. La variazione acquisita per il 2020 pari a -5,5%.Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con un calo del 5,1% dei consumi finali nazionali e dell’8,1% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 6,2% e dell’8%.La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per -5,5 punti percentuali alla contrazione del Pil: -4 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private Isp, -1,5 gli investimenti fissi lordi e -0,1 la spesa delle Amministrazioni Pubbliche (Ap). Per contro, la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 1 punto percentuale, mentre il contributo della domanda estera netta risultato pari a -0,8 punti percentuali.Si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti rispettivamente dell’1,9%, dell’8,1% e del 4,4%.Nel primo trimestre, il Pil diminuito in termini congiunturali dell’1,2% negli Stati Uniti, del 5,8% in Francia e del 2,2% in Germania.In termini tendenziali, si registrata una crescita dello 0,3% negli Stati Uniti, una diminuzione del 2,3% in Germania e del 5,4% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro diminuito del 3,8% rispetto al trimestre precedente e del 3,2% nel confronto con il primo trimestre del 2019.Nel primo trimestre si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto dell’industria in senso stretto dell’8,6%, del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione del 9,3%, dei servizi di informazione e comunicazioni del 2%, delle attivit finanziarie e assicurative dell’1,1%, delle attivit immobiliari del 2,3%, delle attivit professionali del 2,3%, dell’amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanit dell’1,8% delle attivit artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi del 6,7%. Nelle costruzioni il valore aggiunto diminuito del 5,8% e nell’agricoltura dell’1,9%.TN da il diariodellavoro.it