ISTAT: FRENA L’INFLAZIONE A OTTOBRE + 0.8.% SU ANNO -0.2 SU MESE

Nel mese di ottobre 2013, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivit…, al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,8% su base annua (la stima provvisoria era +0,7%), risultando in lieve decelerazione rispetto alla dinamica rilevata a settembre(+0,9%). Lo comunica l’Istat.Sempre a ottobre 2013, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% nei confronti di ottobre 2012 (+0,7% la stima provvisoria), con una decelerazione rispetto a quanto registrato a settembre (+0,9%).Il rallentamento dell’inflazione, spiegano gli analisti dell’Istat, Š in gran parte imputabile alle componenti pi— volatili, come i beni energetici e gli alimentari freschi, al netto dei quali la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo (inflazione di fondo) resta stazionaria all’1,2%.Guardando ai diversi settori, rispetto a ottobre dello scorso anno, gli aumenti maggiori si registrano per servizi ricettivi e di ristorazione (+1,8%), prodotti alimentari-bevande analcoliche e istruzione (per entrambe +1,4%). I prezzi delle comunicazioni risultano invece in sensibile flessione (-8,6%). Nel dettaglio, analizzando i veni energetici, a ottobre la benzina diminuisce del 2,9% su base mensile e mostra un forte ribasso, pari al -5,4% su base annua (era -5,0% a settembre).Anche il prezzo del gasolio per mezzi di trasporto segna un calo dell’1,0% a livello congiunturale, mentre registra una diminuzione del 4,0% in termini tendenziali (dal -4,5% del mese precedente). A livello territoriale, Reggio Calabria (+2,3%), Š la citt… tra quelle monitorate in cui i prezzi registrano i rialzi annui pi— elevati. Seguono, a distanza, Genova (+1,6%) e Firenze (+1,0%).A pesare maggiormente sul crollo dell’inflazione Š il calo dei prezzi alimentari che si sono ridotti ad ottobre dello 0,2 per cento su base congiunturale, per effetto di un taglio alla spesa familiare per cibo e bevande stimato in 5 miliardi nel 2013. E` quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’effetto della spending review degli italiani Š stato pi— forte dell’aumento dell’aliquota Iva. C’Š il rischio deflazione perch‚ la situazione economica generale del Paese – sottolinea la Coldiretti – non Š in grado di sopportare aumenti di prezzi che si riflettono sul potere di acquisto delle famiglie e quindi sull’andamento dei consumi. da rassegna.it

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