Istat, da febbraio 2020 meno 900mila occupati. A marzo su febbraio +34.000

Effetto Covid sul mercato del lavoro. Rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di 2 punti percentuali. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati provvisori su occupati e disoccupati a marzo.
Nello stesso periodo, l’occupazione è diminuita per tutti i gruppi di popolazione, ma il calo risulta più marcato tra i dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (-6,5% tra gli under 35).
Sempre rispetto a febbraio 2020, nonostante il numero di disoccupati risulti stabile, il tasso di disoccupazione aumenta di 0,4 punti e il numero di inattivi è ancora superiore di oltre 650 mila unità, con il tasso di inattività più alto di 2 punti.
Nel mese di marzo si registra una lieve crescita degli occupati, +34mila unità rispetto a febbraio.
Le ripetute flessioni congiunturali dell`occupazione – registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021 – hanno però determinato un crollo tendenziale dell`occupazione (-2,5% pari a -565mila unità).
Il livello dell’occupazione nel primo trimestre 2021 è inferiore dell’1,1% a quello del trimestre precedente, con una diminuzione di 254mila unità.
La crescita congiunturale dell`occupazione, a marzo, (+0,2%, pari a +34mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni che, invece, diminuiscono così come le donne e i dipendenti permanenti. Il tasso di occupazione, a marzo, sale al 56,6% (+0,1 punti).
Su base annua, sempre a marzo, la diminuzione dell’occupazione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-353mila) e autonomi (-212mila) e tutte le classi d`età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 1,1 punti percentuali.
Il forte calo degli occupati registrato nei dodici mesi coinvolge gli indipendenti, che diminuiscono del 4,2% (-212mila), i dipendenti a termine, che diminuiscono del 3,8% (-103mila), ma anche i dipendenti permanenti, che diminuiscono dell`1,7% (-250mila). Tn da ildiariodellavoro.it

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