Istat: Cgil, emergenza lavoro. Landini, Prorogare blocco licenziamenti

“Quelli rilevati ad aprile dall’Istat sono timidi segnali di ripresa del mercato del lavoro, una ripresa non strutturale. Si registra un minimo incremento del tasso di occupazione sul mese precedente (+0,1%), ma più consistente è stata la crescita di quello di disoccupazione (+3,4%). Indicatori che confermano quale sia l’emergenza del Paese: il lavoro”. Così la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, commenta i dati su ‘occupati e disoccupati’ diffusi oggi dall’Istituto di statistica.
Per la dirigente sindacale “permane, aggravato dalla pandemia, lo storico problema della disoccupazione. L’aumento esponenziale del 2021 sul 2020 (+870mila unità) va certamente letto in relazione al calo di inattività, segno che le persone iniziano nuovamente a cercare un’occupazione. Tuttavia il tasso di disoccupazione rimane una delle grandi emergenze del Paese”. “Altro dato, sempre su base annuale, che merita una riflessione – sottolinea Scacchetti – è quello relativo alla composizione per posizione professionale e per carattere dell’occupazione. Il saldo dei lavoratori dipendenti è positivo  (+7 mila), mentre quello sul lavoro indipendente è negativo (-184 mila). Inoltre, i lavoratori dipendenti permanenti calano di 222 mila unità, crescono invece i contratti a termine di 229 mila unità. Quasi un effetto sostituzione, da un’occupazione con carattere di continuità ad una a termine, a dimostrare la mancata strutturalità di una possibile ripresa occupazionale”.Quelli fotografati dall’Istat sono quindi per la segretaria confederale “timidi segnali di ripresa”. “Il lavoro – conclude Scacchetti – è la vera emergenza del Paese, che deve essere affrontata condizionando gli investimenti alla crescita di occupazione di qualità, prolungando il blocco dei licenziamenti e accelerando il confronto sulla riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive
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Lieve aumento dell’occupazione ad aprile, ma dall’inizio della pandemia hanno perso il posto 800 mila persone. Per il segretario generale della Cgil bisogna continuare a proteggere i lavoratori

Elementi che fanno dire a Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine della manifestazione dei sindacati davanti al ministero dei Trasporti, che “proseguire con il blocco dei licenziamenti è una cosa intelligente e l’Istat lo conferma”. Insomma, se il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti), aumenta il numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88 mila unità) che riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,7% (+0,3 punti), tra i giovani scende, ma di pochissimo, al 33,7% (-0,2 punti).
“I dati – ha aggiunto il leader della Cgil – dimostrano che occorre proteggere il lavoro e non è il momento di licenziare. Non siamo fuori dalla pandemia e i soldi non possono essere dati solo alle imprese”.
In più, ha osservato, i contratti di espansione e di solidarietà “non solo proteggono chi un posto di lavoro già ce l’ha, ma possono favorire l’accompagnamento alla pensione di moltissime persone per far entrare nuovi giovani”. Ma il lavoro bisogna anche crearlo e per questo, ha concluso Landini, “servono investimenti non solo nelle industrie ma anche per nuove assunzioni nel settore pubblico. I numeri dell’Istat dimostrano che c’è stato troppo lavoro precario nel Paese in questi ultimi anni”.

 

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