Istat: a gennaio la disoccupazione risale all’11,1%. Quella dei giovani scende al 31,5%

Doccia fredda per il mercato del lavoro: a gennaio 2018, la disoccupazione Š risalita all’11,1% (+0,2 punti percentuali rispetto a dicembre). Lo rileva l’Istat, spiegando che il tasso non aumentava da luglio scorso. La stima delle persone in cerca di occupazione torna a crescere (+2,3%, +64 mila) dopo cinque mesi consecutivi di calo. Tuttavia risultano in discesa su base annua (-147 mila). Si contano cos 2 milioni e 882mila disoccupati.Il record dei lavoratori a termineSempre a gennaio, il numero degli occupati italiani Š tornato a salire di 25mila unit… (+0,1%) sul mese precedente,. Secondo l?Istat ®crescono in misura consistente i dipendenti a tempo determinato, mentre calano i permanenti e gli indipendenti¯. Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+0,7%, +156 mila) e anche qui la ®crescita si concentra solo tra i lavoratori a termine (+409mila) mentre calano gli indipendenti (-191mila) e i permanenti (-62mila)¯. I dipendenti a termine toccano i 2,9 milioni, aggiornando il record assoluto.Disoccupazione giovani gi— al 31,5%Una buona notizia arriva sul fronte della disoccupazione giovanile: il tasso riferito ai giovani tra i 15 e i 24 anni Š sceso infatti a gennaio scende al 31,5% (-1,2 punti). Si tratta del minimo da dicembre 2011 quando era pari al 31,2%. Sul fronte dell’occupazione l’Istituto nazionale di Statistica segnala la ®forte crescita¯ per gli under25 occupati, che su base mensile salgono di 61 mila unit… (+6%), attestandosi a 1 milione e 74mila occupati. Tanto che il tasso di occupazione giovanile sale al livello pi— alto da ottobre 2012 (18,3%).Il picco del lavoro femminilePositivo anche il dato relativo al lavoro delle donne italiane, mai cos rilevante nelle serie storiche registrate dall?Istat. A gennaio l’occupazione femminile ha toccato infatti un altro record storico, salendo al 49,3 per cento. Di segno opposto l?andamento del tasso di inattivit… delle donne, sceso al 43,7%, anche in questo caso un minimo assoluto. Il tasso di occupazione delle donne resta comunque di quasi 20 punti percentuali inferiore a quello degli uomini (67%).

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