Istat, a febbraio l’export cresce dello 0,3% Inport +0,4%

A febbraio si stima una crescita congiunturale per i flussi commerciali con l`estero, più intensa per le importazioni (+1,4%) che per le esportazioni (+0,3%). Su base annua si registra una flessione dell`export del 4,4% (da -8,5% di gennaio). L`import segna un calo tendenziale dell`1,6% (da -11,6% di gennaio). Lo ha reso noto l’Istat.
La stima del saldo commerciale a febbraio 2021 è pari a +4.754 milioni di euro (era +5.975 a febbraio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +6.967 milioni (era +8.444 a febbraio dello scorso anno).
“A febbraio l`export – è il commento dell’Istat – registra un moderato aumento su base mensile cui contribuiscono le sole vendite verso i paesi dell`area Ue. Su base annua, la dinamica negativa dell`export si attenua; la flessione – più contenuta (-2,7%) al netto di operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) – è spiegata per 2,3 punti percentuali dalla contrazione delle esportazioni di prodotti della raffinazione, dell`abbigliamento e pelli e di macchinari.
L`import segna un aumento congiunturale più ampio e registra un netto ridimensionamento del calo tendenziale”.
L`incremento su base mensile dell`export è dovuto all`aumento delle vendite verso l`area Ue (+1,2%) mentre quelle verso i mercati extra Ue sono in diminuzione (-0,6%).
Nel trimestre dicembre 2020-febbraio 2021, rispetto ai tre mesi precedenti, l`export segna un lieve incremento (+0,2%) mentre l`import cresce del 2,7%.
La flessione su base annua dell`export del 4,4% (da -8,5% di gennaio) è determinata dalla contrazione delle vendite sia verso i mercati extra Ue (-7,2%) sia, in misura minore, verso l`area Ue (-1,8%). L`import segna una flessione dell`1,6% (da -11,6% di gennaio), dovuta soprattutto al calo degli acquisti dall`area extra Ue (-3,1%) mentre quello dall`area Ue è più contenuto (-0,5%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla diminuzione tendenziale dell`export si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-28%), prodotti petroliferi raffinati (-32,5%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (-10,9%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-10,5%) e macchinari e apparecchi n.c.a (-2,8%). Le vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti sono in forte crescita (+8,9%).
Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla flessione dell`export sono Stati Uniti(-21,1%), paesi Opec (-20,2%), Francia (-5,8%), Regno Unito (-12,5%) e Spagna (-9,1%).
Aumentano le vendite verso Cina (+54,1%), Polonia (+16,3%), Paesi Bassi (+11,7%) e Germania (+2%).
Nei primi due mesi dell`anno, la flessione tendenziale dell`export (-6,3%) è dovuta in particolare al calo delle vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-31,2%), prodotti petroliferi raffinati (-34,6%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (-17,2%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento (-13,8%).
Sempre a febbraio, i prezzi all`importazione aumentano dello 0,9% su base mensile e diminuiscono dello 0,7% su base annua. TN da ildiariodellavoro.it

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