Istat: 1 giovane su 4 n‚ studia n‚ lavora, peggio solo in Grecia. Disagio economico per 1 famiglia su 4.

In Italia, l’incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil Š al 4,2% nel 2012, valore vicino a quelli di Germania e Spagna ma inferiore a quello dell’Ue28 (5,3%). Nel 2013 il 42,2% della popolazione in et… compresa tra 25 e 64 anni ha conseguito la licenza di scuola media come titolo di studio pi— elevato, valore molto distante dalla media Ue28 (24,8%). E? quanto rivela il Rapporto Istat ?Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo?. I dati pi— recenti sul livello delle competenze (indagine Pisa dell’Oecd) confermano i segnali di miglioramento gi… evidenziati tra il 2006 e il 2009, pur con una performance inferiore alla media Oecd e a quella dei paesi Ue che partecipano all’indagine. Anche se il fenomeno dell’abbandono scolastico Š in progressivo calo, l?Italia rimane ancora lontana dagli obiettivi europei (10%). Nel 2013, il 17% dei 18-24enni ha interrotto precocemente gli studi (20,2 dei ragazzi e 13,7% delle ragazze).La permanenza dei giovani all’interno del sistema di formazione anche dopo il termine dell’istruzione obbligatoria Š pari all’82,4% tra i 15-19enni e al 21,6% tra i 20-29enni. Tra i principali partner europei, valori pi— elevati si registrano in Germania, Spagna e Portogallo mentre Austria, Regno Unito e Lussemburgo mostrano tassi inferiori per entrambe le classi di et…. Il 22,4% dei 30-34enni ha conseguito un titolo di studio universitario (o equivalente); tale quota Š aumentata di 6,8 punti percentuali tra il 2004 e il 2013 ma Š ancora molto distante dall’obiettivo del 40% fissato dalla Commissione europea nella Strategia Europa 2020. Sono circa due milioni e mezzo (26% del totale) i giovani italiani tra 15 e 29 anni che nel 2013 non sono inseriti in un percorso scolastico eo formativo e neppure impegnati in un’attivit… lavorativa. In Europa, solo la Grecia presenta un?incidenza maggiore (28,9%), mentre Germania e Francia registrano quote di Neet molto pi— contenute (8,7 e 13,8%). Solo il 6,2% degli adulti Š impegnato in attivit… formative contro una media europea del 10,5%. Le performance migliori sono quelle dei paesi scandinavi. Rispetto ai principali paesi dell?Ue l?Italia segue Francia, Regno Unito, Spagna e Germania.La crisi nelle famigliePer quanto riguarda la crisi per le famiglie le statistiche si basano sull?indicatore di deprivazione, che scatta quando si presentano almeno tre sintomi (dopo i quattro si parla di seria deprivazione) su un set di nove. La lista del fattori di rischio va dal non poter sostenere spese impreviste, ad accumulare arretrati nei pagamenti (mutui, affitti, bollette). Ecco che nel 2013 il 23,4% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolt… considerate (il 12,4% nel caso di quattro o pi—) con differenze marcate tra i diversi indicatori: il 2,6% dichiara di non potersi permettere l?acquisto di una lavatrice, un televisore a colori, un telefono o un?automobile, mentre sono il 50,4% quelle che non possono permettersi una settimana di vacanza lontani da casa. Circa il 19% dice di non riuscire a riscaldare adeguatamente l?abitazione e il 14,5% di non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni. Infine il 12% Š rimasto in arretrato con almeno un pagamento e il 40,5% non riuscirebbe ad affrontare una spesa imprevista di 800 euro. Il panorama territoriale mette in evidenza il forte svantaggio dell?Italia meridionale e insulare, con valori pi— che doppi rispetto alla media nazionale. Nel Mezzogiorno, le famiglie deprivate sono il 40,8% di quelle residenti, contro il 15,4% del Nord-ovest, il 13,1% del Nord-est e il 17,3% del Centro. Le situazioni pi— gravi si registrano in Sicilia (50,2), Puglia (43), Calabria e Campania (38,8). I valori pi— bassi invece si ritrovano nella provincia autonoma di Trento (10,6), nel Veneto (12,1), in Piemonte (12,2), in Toscana (12,5) e in Emilia-Romagna (14,1).La disoccupazioneIn Italia lavorano meno di 6 persone su 10 tra i 20 e i 64 anni. Nel 2013, infatti, il tasso di occupazione per questa fascia d?et… Š calato, scendendo sotto quota 60% (si Š fermato al 59,8%). Nella graduatoria europea, solamente Grecia, Croazia e Spagna presentano valori inferiori. Lo afferma l?Istat nel rapporto ?Noi Italia?, spiegando come si tratti di un indicatore strategico per l?Ue (l?obiettivo sarebbe raggiungere il 75% per il 2020). In Italia sono oltre 10 milioni le persone in condizioni di povert… relativa, che presentano una spesa per consumi inferiore alla soglia di riferimento. Si tratta del 16,6% della popolazione. La povert… assoluta, che non consente di avere standard di vita accettabili, coinvolge invece il 7,9% delle famiglie, per un totale di circa 6 milioni di cittadini.

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